La riforma delle cure EFAS è una bomba a orologeria

Unia si oppone a EFAS, la riforma delle cure voluta dalle casse malati che si prefigge di rendere i finanziamenti sempre meno solidali. Insieme all’Unione sindacale svizzera (USS), Unia si batte per difendere il personale impiegato nelle cure e tutte le persone che faticano a pagare i premi.

EFAS è il nome della nuova riforma del sistema sanitario voluta dalle casse malati e dai loro rappresentanti a Berna. Dietro la promessa di una riduzione dei costi, la riforma chiede in realtà che il finanziamento del sistema sanitario venga trasferito dai Cantoni alle assicurazioni malattia e di conseguenza alle assicurate e agli assicurati. In altri termini: se i Cantoni partecipano in misura minore ai costi della sanità, i premi individuali aumenteranno per compensare questo deficit. 

Il sistema sanitario svizzero, finanziato in gran parte dai premi individuali delle casse malati, è il meno solidale di tutta l’Europa perché non tiene conto del reddito delle persone assicurate. Tutti, dal capo di una multinazionale all’apprendista, pagano gli stessi premi.

Il finanziamento da parte dei Cantoni è già più solidale, perché si basa sulle tasse, che impongono un contributo maggiore ai più ricchi. Una riduzione del finanziamento da parte dei Cantoni è contraria al buon senso e al principio della solidarietà.

La trappola delle compagnie private

Ma non è tutto. La nuova chiave di ripartizione del finanziamento trasferirebbe molte competenze dai Cantoni alle casse malati. Il sistema sanitario sfuggirebbe quindi al controllo democratico, ritrovandosi senza alcuna protezione contro l’aumento dei premi e il peggioramento della qualità delle cure, come è già accaduto con l’introduzione della logica di mercato nella gestione di alcuni ospedali. Nelle cure di lunga durata, il disimpegno finanziario da parte dei Cantoni rischierebbe di provocare una nuova ondata di privatizzazioni del settore.

EFAS e cure di lunga durata: un disastro programmato

A seguito dell’invecchiamento della popolazione, assistiamo a una forte crescita del settore delle cure di lunga durata per le persone anziane. Nei prossimi anni sarà pertanto inevitabile un ulteriore aumento dei costi sanitari e il finanziamento di questi costi è una sfida che tocca a tutte e tutti risolvere con urgenza.

Ma integrando le cure di lunga durata nel progetto di riforma EFAS, il Parlamento ha voluto scaricare il fardello dell’esplosione dei costi del nostro sistema sanitario sulle spalle delle assicurate e degli assicurati. Per tutte queste ragioni, Unia si oppone a EFAS. 

Una visione diversa delle cure: il manifesto di Unia

Un finanziamento equo, un’assistenza garantita alle pazienti e ai pazienti e buone condizioni di lavoro per il personale curante devono essere le priorità del nostro sistema di cure. Le cure devono porre al centro i bisogni delle pazienti e dei pazienti, sostenere l’etica del personale curante e orientarsi al principio del servizio pubblico. Congiuntamente alle sue iscritte e ai suoi iscritti, Unia difende questa visione in un manifesto a favore di cure e assistenza di qualità.

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