Sempre più persone, per lo più donne, lavorano all'interno di economie domestiche. Spesso vivono in condizioni molto precarie. Dal 2011 sono tutelate da un salario minimo vincolante, ma il pericolo di sfruttamento è elevato.
La legge sul lavoro non trova applicazione per i rapporti di lavoro all'interno di economie domestiche private. Oltre al Codice delle obbligazioni svizzero, sussistono tuttavia anche altre regolamentazioni, in parte vincolanti e in parte non vincolanti:
Nel 2011, grazie all'intervento dei sindacati, la Confederazione ha emanato il Contratto normale di lavoro (CNL) per il personale domestico. Il contratto stabilisce salari minimi vincolanti per il personale domestico in tutta la Svizzera.
Sì, se siete impiegati/e in un'economia domestica privata e lavorate più di 5 ore a settimana. I salari minimi attuali figurano nell'Ordinanza sul CNL per il personale domestico.
La legge sul lavoro non trova applicazione per le economie domestiche private. Per il personale domestico non valgono pertanto le disposizioni in materia di protezione della salute quali l'orario di lavoro, le pause, i tempi di riposo o le vacanze.
Al fine di colmare questa lacuna, tutti i Cantoni hanno dovuto redigere un contratto normale di lavoro (CNL) per il personale domestico per disciplinarne le condizioni di lavoro. Le disposizioni variano pertanto da Cantone a Cantone. Inoltre, non sono vincolanti. Un contratto individuale di lavoro può prevedere anche condizioni meno favorevoli.
Informatevi nel vostro Cantone sulle condizioni di lavoro previste dal CNL cantonale e prima di firmare un contratto chiedete al datore di lavoro di rispettare queste disposizioni.
Unia si batte per ottenere che il personale domestico possa beneficiare della protezione della legge sul lavoro. Questa categoria subisce forti discriminazioni rispetto alle altre lavoratrici e agli altri lavoratori. Si tratta anche di una discriminazione di genere, perché colpisce soprattutto le donne.