Perché diciamo NO all‘«iniziativa per l’attuazione»
L’«iniziativa per l’attuazione» in realtà è un’iniziativa di privazione dei diritti. Scopo dell’UDC non è applicare il diritto ma imporre senza scrupoli il proprio arbitrio!
L’iniziativa …
- minaccia lo Stato di diritto: essa elude la separazione dei poteri, ignora il principio di proporzionalità e mina i diritti fondamentali iscritti nella Costituzione quali l’uguaglianza giuridica. Questi principi a tutela dello Stato di diritto sono il fondamento del nostro sistema democratico. Se vengono violati, la nostra democrazia è seriamente minacciata.
- è eccessiva e arbitraria: i cittadini senza passaporto svizzero possono essere espulsi anche per delitti minori. Errori minimi – non compilare correttamente un modulo AVS o partecipare a determinate azioni politiche – vengono sanzionati draconianamente. Ciò non solo è eccessivo, ma è anche arbitrario.
- è xenofoba e discriminatoria: l’iniziativa costringe le persone senza passaporto svizzero, che sono nate e/o cresciute qui, a vivere in un paese che spesso non conoscono. Intere famiglie vengono smembrate. L’iniziativa crea un diritto speciale ingiusto, discriminatorio e disumano.
- viola i diritti umani e i trattati internazionali: l’iniziativa si contrappone ad esempio alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo (CEDU) e all’Accordo sulla libera circolazione delle persone con l’UE. Essa non solo è problematica a livello giuridico, ma lo è anche dal punto di vista economico: chi non si attiene agli accordi, ha difficoltà a mantenere relazioni economiche con altri paesi.
- è un atto di forza: il Consiglio federale e il Parlamento hanno fatto il proprio lavoro e hanno applicato l’iniziativa in modo tale da riuscire a renderla compatibile con i nostri diritti fondamentali e con il diritto internazionale. Con la sua iniziativa, l’UDC non accetta le regole democratiche secondo cui l’applicazione delle iniziative spetta al parlamento.