L’impegno ha dato risultati
L’edilizia è in piena salute. Le cifre d’affari sono elevate – grazie al duro lavoro dei salariati.
Per i lavoratori edili una cosa è chiara: anche loro devono partecipare ai benefici di questa situazione. Per questo hanno chiesto, nell’ambito del rinnovo del Contratto nazionale mantello (CNM) una migliore protezione della salute e misure incisive contro il dumping salariale. Inoltre il finanziamento del loro pensionamento a 60 anni non era più garantito. I lavoratori edili hanno preteso dalla Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC) di negoziare su tutti questi punti. La SSIC dapprima si è rifiutata di trovare delle soluzioni. Gli edili hanno perciò dovuto lottare perché le loro richieste legittime fossero ascoltate. Ne è valsa la pena: in dicembre è stato raggiunto un accordo. La pensione a 60 anni è salva ed è stato trovato un accordo su un nuovo CNM.
Pensionamento a 60 anni garantito, senza riduzione delle prestazioni
Le delegazioni della Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC) e dei sindacati Unia e Syna hanno raggiunto un accordo martedì 8 dicembre a Olten: le rendite di prepensionamento a 60 anni rimangono garantite senza alcuna riduzione delle prestazioni, grazie a un aumento dei contributi. Inoltre il Contratto nazionale mantello è stato rinnovato con alcune modifiche. E nel corso del prossimo anno saranno intavolati negoziati su ulteriori postulati legittimi dei lavoratori.
I lavoratori edili di Unia hanno approvato l’accordo a larga maggioranza nel corso della loro conferenza professionale il 12 dicembre. L’anno prossimo vogliono però negoziare sui loro postulati legittimi.
Maggiore protezione
Sui cantieri svizzeri ci sono ancora molti problemi. Nel 2014 Unia ha svolto un’inchiesta tra 15'000 lavoratori dell’edilizia per individuare le loro principali preoccupazioni. L’indagine ha mostrato chiaramente che per i lavoratori edili l’insufficiente protezione contro le intemperie rappresenta un grosso problema. Anche il dumping salariale rimane un fenomeno frequente sui cantieri. La ricerca di una soluzione a questi problemi e altre questioni saranno al centro di negoziati nel 2016.
Un contratto per 80'000 lavoratori dell’edilizia
Il CNM regola le condizioni di lavoro di circa 80'000 lavoratori impiegati nel settore principale dell’edilizia in tutta la Svizzera: orari di lavoro, salari minimi, vacanze, giorni festivi, malattia e intemperie. Al CNM è stato conferito il carattere di obbligatorietà generale; ciò significa che questo contratto dev’essere rispettato da tutte le imprese di costruzione.