Sicurezza sul lavoro, equipaggiamento di protezione, maltempo nell'edilizia e non solo: il datore di lavoro è responsabile della tua sicurezza e della protezione della tua salute. Nella nostra guida troverai informazioni e disposizioni importanti.
Nei cantieri i lavoratori edili sono esposti a pericoli specifici. Il datore di lavoro è tenuto a provvedere alla loro sicurezza e alla loro salute. Tale obbligo comprende la fornitura e la pulizia dell'equipaggiamento personale di protezione nonché l'adeguamento dell'organizzazione del lavoro alle condizioni metereologiche.
Il datore di lavoro è responsabile della protezione dei lavoratori edili sui cantieri. Questa comprende anche l'equipaggiamento personale di protezione dei lavoratori, in particolare caschi, guanti, scarpe di sicurezza S3, abiti impermeabili, protezioni auricolari, occhiali protettivi. È quanto prescrive la legge. Lo stesso vale per gli indumenti di segnalazione, i vestiti contro la pioggia, gli indumenti per l’inverno nonché tutti i vestiti con il logo dell’azienda. Il datore di lavoro deve fornire gratuitamente l'intero equipaggiamento di protezione.
Per legge, il datore di lavoro è anche tenuto alla manutenzione e alla pulizia degli abiti protettivi. Eppure, accade spesso che i lavoratori edili debbano pagare per la pulizia dei vestiti o comprare loro stessi le scarpe di sicurezza. È il tuo caso? Rivolgiti al tuo segretariato Unia per recuperare i tuoi soldi.
L’Ordinanza sui lavori di costruzione (OLCostr) fissa i provvedimenti necessari a garantire la sicurezza e proteggere la salute dei lavoratori sui cantieri. È stata rivista nel 2021 con l'introduzione di importanti miglioramenti per i lavoratori edili. Dopo l'adozione da parte del Consiglio federale nel giugno 2021, l'ordinanza è entrata in vigore il 1° gennaio 2022.
Le modifiche più importanti
Il datore di lavoro è responsabile della salute dei suoi dipendenti. Se non è possibile rispettare le regole vitali, occorre interrompere il lavoro. Esso può essere ripreso solo dopo che la sicurezza è stata ristabilita. Il datore di lavoro deve anche adeguare l'organizzazione del lavoro alle condizioni metereologiche. A partire da determinate temperature e intensità del vento, a norma di legge devono essere previste pause, comprese nell’orario di lavoro, per scaldarsi. Ad esempio, sotto i -5°C, anche in assenza di vento, la legge prevede una pausa di 15 minuti ogni 90 minuti.
Le giornate estive sempre più calde rendono il lavoro più faticoso e pericoloso. Il datore di lavoro deve fornire acqua e mezzi di protezione, mettere a disposizione luoghi per le pause ombreggiati e freschi e adeguare l'organizzazione del lavoro alle temperature elevate. Dal canto loro, anche i lavoratori edili possono contribuire a salvaguardare la propria salute proteggendo la pelle e bevendo acqua a sufficienza.
Il datore di lavoro è responsabile della salute dei suoi dipendenti. In altri termini, deve:
D’altro canto, nell'interesse della sua salute, raccomandiamo vivamente ad ogni lavoratore edile di:
Superfici sdrucciolevoli o impalcature ghiacciate accrescono il rischio di infortunio. Il Contratto nazionale mantello (CNM) prevede l'interruzione del lavoro se la salute dei lavoratori edili è in pericolo. Il rischio di infortunio aumenta soprattutto quando le temperature sono molto basse in inverno.
Secondo il Contratto nazionale mantello (CNM), sui cantieri deve essere possibile:
Laddove queste opzioni non fossero disponibili, hai il diritto di richiederle!
Il CNM prevede che «in caso di condizioni meteo nocive per la salute dei lavoratori [...] (come pioggia, neve, fulmini, freddo polare) vadano sospesi i lavori all'aperto». Inoltre, i lavoratori edili devono poter decidere quando interrompere i lavori, per proteggere la loro salute.
La tua salute o quella dei tuoi colleghi è a rischio? Le ore vengono conteggiate in modo errato? Mancano strutture riscaldate per le pause?
Il maltempo è un rischio per l'azienda e non deve essere scaricato sui lavoratori. Le ore perse devono essere pagate o compensate adeguatamente: