Condizioni di lavoro eque, no alla settimana lavorativa di 6 giorni
Uniti per un futuro nel ramo pittura e gessatura: la petizione è stata consegnata! 2100 lavoratrici e lavoratori chiedono salari più elevati e condizioni di lavoro eque. I datori di lavoro vogliono invece la settimana di 6 giorni! Non ci stiamo!
Le rivendicazioni delle pittrici, dei pittori e dei gessatori sono chiare: salari più elevati, più vacanze, tempo di viaggio retribuito, lavoro il sabato solo previa autorizzazione e con supplemento e migliore protezione contro il licenziamento. Anche le apprendiste e gli apprendisti devono essere assoggettati al contratto collettivo di lavoro (CCL) e avere diritto alla tredicesima mensilità.
I datori di lavoro vogliono invece la settimana di 6 giorni! Non ci stiamo!
Le trattative per il rinnovo del CCL sono già iniziate. Tra le aziende è in corso una feroce guerra dei prezzi. I tempi di consegna sempre più brevi accrescono le pressioni e lo stress sul lavoro; il lavoro il sabato è ormai la regola e non più un’eccezione. Ecco perché gli infortuni professionali e le assenze per malattia sono in continuo aumento.
Ne risente anche la qualità del lavoro. Nel contempo si registra una forte carenza di manodopera e personale qualificato. Per le aziende diventa inoltre più difficile trovare apprendiste e apprendisti. Non solo: oltre un terzo dei giovani interrompe l’apprendistato.
Con Unia ti batti per ottenere condizioni di lavoro migliori e salari equi nel ramo. Solo se interveniamo insieme possiamo esercitare la pressione necessaria per ottenere veri miglioramenti. Adesso è il momento di lottare per il futuro del ramo pittura e gessatura.
Iscriviti a Unia e lotta al nostro fianco per garantire condizioni di lavoro eque!