Il Contratto nazionale mantello (CNM) per l’edilizia principale disciplina le condizioni di lavoro di oltre 80'000 lavoratori edili ed è rinegoziato quest'anno. Dopo la prima tornata è chiaro che le negoziazioni saranno dure.
Prima dell'inizio delle trattative, oltre 10'000 lavoratori edili hanno partecipato a un sondaggio sull’orario di lavoro. Ecco le loro rivendicazioni principali:
Se fosse per la Società degli impresari costruttori, la crisi in termini di personale non verrebbe risolta accrescendo l'attrattiva del ramo bensì aumentando il lavoro degli edili in cambio di meno salario:
Le richieste della Società degli impresari costruttori sarebbero veleno per un ramo professionale che già oggi è sottoposto a enormi pressioni. Al contratio, è necessario aumentare l'attrattiva del ramo con orari di lavoro compatibili con la vita privata. I lavoratori edili sono pronti a lottare per ottenerli. Se la Società degli impresari costruttori non abbandonerà le sue richieste radicali e non sarà disposta a negoziare orari di lavoro più compatibili con la vita privata, per l'edilizia si prospetta un periodo di lotte.
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