Le professioni delle cure e dell'assistenza sono caratterizzate da condizioni di lavoro difficili: carenza di personale, orari irregolari e stress costante compromettono la salute di chi lavora, malagrado il loro ruolo essenziale.
Le cure stazionarie di lunga durata soffrono da tempo di una carenza cronica di personale. L’attuale finanziamento delle cure si traduce in dotazioni dell’organico insufficienti, un minutaggio molto rigido delle cure e troppo poco tempo a disposizione per garantire cure di qualità. Il carico di lavoro è eccessivo e molti abbandonano la professione.
Tuttavia, il fabbisogno di cure e di assistenza professionale aumenta in modo massiccio e raggiungerà il suo apice nel 2040. La Svizzera precipiterà in una crisi delle cure e dell’assistenza.
La situazione nel ramo delle cure non è una fatalità. Nel Manifesto del Care le lavoratrici e i lavoratori impiegati nelle cure presentano le loro soluzioni.
La legge non offre sufficiente protezione alle lavoratrici e ai lavoratori impiegati nelle cure e nell’assistenza. Nelle cure, ad esempio, il personale beneficia di tempi di riposo più brevi rispetto ad altre professioni e può essere impiegato più spesso durante il fine settimana. In particolare, per il personale impiegato nelle case di cura e per anziani, è raro che le condizioni di lavoro siano disciplinate da contratti collettivi di lavoro (CCL). Le cattive condizioni di lavoro si ripercuotono sulla salute del personale curante e questo è anche uno dei motivi per cui quasi la metà degli addetti e delle addette alle cure abbandona la professione. Le trattative contrattuali tra i sindacati e i datori di lavoro sono fondamentali per garantire buone condizioni di lavoro e permettono al personale curante di parteciparvi democraticamente attraverso il proprio sindacato. Solo unendo le forze possiamo risolvere attivamente i problemi del ramo e agendo a livello politico possiamo migliorare anche il finanziamento. Insieme, ci battiamo per questi obiettivi.
I risultati del progetto di ricerca della Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) e del sindacato Unia sono chiari: la relazione è condizione fondamentale nel processo di cura. Tuttavia questo è ignorato nelle politiche di finanziamento e nell’organizzazione del lavoro. «Le cure come catena di montaggio» portano all’esaurimento fisico e mentale e aggravano il fenomeno dell’abbandono della professione.
Le professioni delle cure sono essenziali per la società. Durante la pandemia del 2020, tutti hanno applaudito il lavoro eccezionale svolto dal personale curante. Tuttavia, già prima della crisi le condizioni di lavoro nelle case di cura erano difficili. Il personale curante era spesso sovraccarico di lavoro e non riceveva un sostegno adeguato. È quanto emerge da due sondaggi condotti da Unia nel 2018 e nel 2019.
I sondaggi sono disponibili in francese e tedesco.
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