Un contratto collettivo di lavoro (CCL) fornisce alle lavoratrici e ai lavoratori impiegati in Svizzera la migliore garanzia di buone condizioni di lavoro. Con un CCL, i dipendenti dispongono di uno strumento che permette loro di lottare al fianco del sindacato per ottenere salari adeguati e migliorare costantemente le condizioni di lavoro.
Un CCL è un contratto stipulato tra i sindacati da un lato e associazioni padronali o un datore di lavoro dall’altro. Esso disciplina le condizioni di lavoro e le relazioni che intercorrono tra parti contraenti. Le parti contraenti che stipulano insieme un contratto collettivo di lavoro sono chiamate parti sociali.
La legge (art. 356 cpv. 1 CO) definisce il CCL come segue: «Mediante contratto collettivo di lavoro, datori di lavoro o loro associazioni, da una parte, e associazioni di lavoratori, dall’altra, stabiliscono in comune disposizioni circa la stipulazione, il contenuto e la fine dei rapporti individuali di lavoro tra i datori di lavoro e i lavoratori interessati».
Un CCL disciplina il rapporto di lavoro in modo vincolante e definisce le condizioni lavorative minime. Per le lavoratrici e i lavoratori queste condizioni sono più favorevoli rispetto alla legge. In tale ottica un CCL svolge anche una funzione di precursore per future disposizioni legislative, ad esempio in materia di vacanze. Contempla diritti quali la tredicesima, orari di lavoro più brevi, un numero più elevato di giorni di vacanze, giorni festivi retribuiti supplementari, soluzioni di prepensionamento e molto altro ancora. Un contratto collettivo di lavoro rappresenta un vantaggio anche per i datori di lavoro, perché garantisce condizioni uguali per tutte le aziende, impedendo ai concorrenti di praticare il dumping salariale.
Se da parte padronale, una o diverse associazioni di datori di lavoro di un determinato ramo professionale concludono insieme un CCL, si ha un contratto settoriale. Ne sono un esempio il Contratto collettivo nazionale di lavoro dell’industria alberghiera e della ristorazione (CCNL) o il CCL dell’industria orologiera.
Un contratto aziendale è un CCL concluso con un unico datore di lavoro o un’unica azienda. Ne sono un esempio il CCL Coop o il CCL Stadler Rail Group.
Un CCL può trovare applicazione in tutto il territorio svizzero. Hanno ad esempio validità nazionale il CCL dell’industria metalmeccanica ed elettrica (CCL MEM) o il Contratto nazionale mantello per l’edilizia principale (CNM).
Il campo d’applicazione del CCL può anche essere limitato a determinati Cantoni e regioni. Il CCL per l’edilizia secondaria della Svizzera romanda trova ad esempio applicazione in vari Cantoni della Svizzera romanda.
La maggior parte dei CCL è valida esclusivamente per i dipendenti organizzati sindacalmente che lavorano in un’azienda affiliata a un’associazione padronale. Tuttavia, dato che i datori di lavoro non vogliono fornire ai dipendenti incentivi per aderire al sindacato, applicano (a titolo volontario) il CCL anche ai lavoratori non organizzati sindacalmente.
Se determinati criteri (i cosiddetti quorum) risultano soddisfatti, il Consiglio federale o un Governo cantonale possono conferire a un CCL l’obbligatorietà generale. Un CCL dichiarato di obbligatorietà generale si applica a tutti i dipendenti e a tutti i datori di lavoro di un ramo professionale o di una regione.