Il lavoro nel ramo pittura e gessatura è pesante e spesso deve essere svolto in tempi molto stretti. Nel ramo mancano inoltre sia manodopera qualificata che apprendisti. È pertanto urgente migliorare le condizioni di lavoro.
Nel ramo pittura e gessatura la concorrenza è spietata. Tra le aziende è in corso una feroce guerra dei prezzi. I tempi di consegna sempre più brevi accrescono le pressioni e lo stress sul lavoro; il lavoro di sabato è ormai la regola e non più un’eccezione.
Di conseguenza gli infortuni professionali e le assenze per malattia aumentano. E anche la qualità del lavoro ne risente. Queste condizioni di lavoro poco attrattive si traducono in una carenza di manodopera e di lavoratrici e lavoratori qualificati, a cui i datori di lavoro cercano di ovviare assumendo sempre più personale interinale.
Per le aziende diventa più difficile trovare apprendiste e apprendisti. Inoltre, oltre un terzo dei giovani interrompe l'apprendistato.
Non si può andare avanti così!
Oltre 1600 pittori e pittrici e gessatori e gessatrici hanno già firmato la petizione con le rivendicazioni per il rinnovo del CCL. Insieme, chiedono alla delegazione negoziale di Unia di battersi a favore di
Nella Svizzera romanda, il CCL per l'artigianato della pittura e gessatura è applicabile esclusivamente nel Canton Giura e nel Giura bernese. Per il resto della Svizzera romanda vige il CCL per l’edilizia secondaria nella Svizzera romanda.
Sarà possibile firmare la petizione fino a metà di settembre. In seguito l’Assemblea generale del ramo pittura e gessatura la consegnerà ai datori di lavoro.
I partecipanti alla conferenza professionale hanno discusso l’importante progetto di revisione LPP 21 che verrà sottoposto a votazione in settembre. Criticano aspramente il piano dei partiti borghesi di ridurre il tasso di conversione dal 6,8% al 6%.
Ciò significa che la rendita garantita diminuirà per tutte e tutti. E al contempo la riforma prevede un aumento delle detrazioni salariali: soprattutto le persone che percepiscono salari bassi dovrebbero versare contributi molto maggiori alla cassa pensioni.
I partecipanti alla conferenza professionale erano concordi: hanno chiamato tutti e tutte a partecipare alla manifestazione per i salari in settembre e a votare no all’imbroglio sulle rendite LPP il 22 settembre.