Dopo intense trattative, le parti sociali del Contratto collettivo di lavoro Prestito di personale – ovvero i sindacati Unia e Syna, la Società degli impiegati del commercio, Impiegati Svizzera e l’associazione padronale dei prestatori di personale swissstaffing – hanno sottoscritto il CCL per i prossimi quattro anni.
I salari minimi del CCL Prestito di personale si applicano alle lavoratrici e ai lavoratori interinali che lavorano in rami professionali non coperti da un CCL dichiarato di obbligatorietà generale. Nel 2024 aumenteranno del 3,2%. Negli anni successivi, fino al 2027 registreranno almeno un aumento pari al rincaro e, nella maggior parte delle categorie, di un ulteriore 1% in termini reali.
Le parti sociali hanno anche concordato che i salari minimi del CCL Prestito di personale saranno conformi ai salari minimi cantonali previsti a norma di legge, qualora questi siano più elevati. Inoltre, il contributo previsto dal CCL per l’applicazione, la formazione continua e la soluzione per l’indennità giornaliera in caso di malattia passerà dallo 0,3% allo 0,4% per i datori di lavoro e scenderà dallo 0,7% allo 0,4% per le lavoratrici e i lavoratori. La riduzione del contributo a carico delle lavoratrici e dei lavoratori equivale a un ulteriore aumento del salario netto pari allo 0,3%.
Le parti sociali presentano alla Segreteria di Stato dell’economia (SECO) la domanda di conferimento dell’obbligatorietà generale al nuovo CCL Prestito di personale a partire dal 1° gennaio 2024 e per una durata quattro anni, affinché il CCL possa continuare a fornire un importante contributo alla tutela delle condizioni salariali e di lavoro in Svizzera.