Gli oltre 100 associati e associate di Unia impiegati presso Coop che si sono riuniti oggi a Basilea dimostrano come l’insoddisfazione per l’esito delle trattative salariali mobiliti un grande numero di dipendenti. Le occupate e gli occupati Coop non capiscono perché gli ingenti utili conseguiti grazie al loro duro lavoro e a una flessibilità sempre maggiore non vengano ridistribuiti in modo più equo. Non hanno neppure ottenuto la piena compensazione del rincaro.
Gli associati e le associate del sindacato Unia che lavorano presso Coop rivendicano pertanto per il futuro:
Con Unia, le collaboratrici e i collaboratori di Coop possono dare voce al loro malcontento: Luc Pillard, responsabile HR di Coop, ha affrontato una discussione di oltre un'ora, in cui le associate e gli associati di Unia impiegati presso Coop hanno illustrato il loro lavoro quotidiano e indicato dove occorrono miglioramenti.
Proprio nell'anno dello sciopero delle donne, le delegate e i delegati di Unia non sono più disposti ad accettare il fatto che soprattutto le donne sono ancora vittime di svantaggi strutturali. È necessaria un'inversione di rotta nel settore del commercio al dettaglio affinché le esigenze delle collaboratrici e dei collaboratori vengano meglio tenute in considerazione e il loro lavoro ottenga il giusto riconoscimento.
Solo così Coop e l'intero settore del commercio al dettaglio potranno mantenere la loro attrattiva anche per le generazioni future. Coop deve dare il buon esempio e le delegati e i delegati di Unia auspicano che si assuma questa responsabilità.
È ora di impegnarsi per far sì che i lavori malpagati nel commercio al dettaglio appartengano al passato.