Logo del Congresso Unia 2025: «Insieme per la giustizia sociale»

Per diritti del lavoro al passo con i tempi

Documento di posizione del sindacato Unia, approvato all'Assemblea dei delegati del 5 dicembre 2025

In Svizzera la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori è in pericolo. I diritti del lavoro vigenti non offrono più una protezione sufficiente, viste le nuove forme di impiego e l'enorme accelerazione e intensificazione del mondo del lavoro. Questo fa ammalare chi lavora. Mancano inoltre le risposte a problematiche ampiamente diffuse, come le discriminazioni sul posto di lavoro, gli stravolgimenti tecnologici e le emergenze climatiche.

Le cose devono cambiare! Nei prossimi quattro anni, ci impegniamo con determinazione per un’autentica umanizzazione del diritto del lavoro e responsabilizziamo i datori di lavoro a proteggere la salute delle lavoratrici e dei lavoratori:

Più tempo per vivere! Dovendo rendere sempre di più nello stesso lasso di tempo, necessitiamo di più riposo per tutelare la salute in modo dignitoso. Necessitiamo di più tempo per noi, attraverso settimane di lavoro più brevi e un maggior numero di giorni di vacanza interamente remunerati e con piena compensazione del personale.

40 o più ore di lavoro settimanale sono troppe! Gli orari di lavoro previsti dai contratti devono essere ridotti in modo significativo.

Dalle quattro alle sei settimane di ferie troppo poco! Dobbiamo garantire almeno otto settimane di vacanza per le apprendiste e gli apprendisti e sei settimane per tutti gli altri lavoratori e le altre lavoratrici.

L’orario di lavoro settimanale massimo deve inoltre essere limitato a 45 ore e ridotto in una fase successiva.

Le giornate lavorative non possono essere frammentate: le pause non retribuite e altre forme di suddivisione dei turni vanno limitate e devono essere rispettati il tempo di riposo e il diritto alla disconnessione.

Il periodo di lavoro quotidiano dev'essere circoscritto a 10 ore e il tempo di riposo dev’essere prolungato.

Il lavoro flessibile dev’essere remunerato maggiormente: le ore supplementari e straordinarie devono essere un’eccezione.

Sono necessari supplementi più elevati a partire dalla prima ora nonché supplementi sostanziali per tutto il lavoro effettuato al sabato e alla domenica.

È necessario abolire la condizione che rende superflue le indennità per le ore di lavoro straordinario.

Basta con la registrazione lacunosa dell’orario di lavoro: il tempo per cambiarsi, il tempo di preparazione e riordino, i tempi di attesa e il tempo di viaggio sono parte del lavoro e vanno quindi registrati e remunerati.

Migliorare la pianificabilità e remunerare gli imprevisti: Affinché si possa riposare durante le pause dal lavoro, è necessario rendere obbligatori i termini di preavviso di almeno quattro settimane per i piani di lavoro.

I cambiamenti di piani e le sostituzioni a breve termine devono essere remunerati aggiuntivamente. E il personale dev’essere autorizzato a rifiutare cambiamenti comunicati con poco preavviso.

Una buona protezione della salute e la sicurezza sul posto di lavoro passano da diritti più forti: La protezione della salute delle lavoratrici e dei lavoratori deve essere migliorata perché le minacce sono enormi. Le malattie da esaurimento sono sempre più frequenti. Le lavoratrici e i lavoratori sono sottoposti a pressione e stress e pertanto sono più soggetti a infortuni e malattie.

Le temperature sempre più elevate rappresentano un grande pericolo per le lavoratrici e i lavoratori, soprattutto nelle attività lavorative all’aperto, ma anche in ambienti interni attrezzati in modo inadeguato: anche questa situazione aumenta il rischio di infortuni e di malattie cardiovascolari. Chiediamo misure concrete, efficaci, coerenti e praticabili per promuovere e salvaguardare la salute fisica e psichica delle lavoratrici e dei lavoratori nonché la sicurezza sul posto di lavoro.

Chiediamo una prevenzione efficace del burnout e un adattamento del lavoro alle condizioni climatiche in mutamento: i locali di lavoro devono essere adeguatamente attrezzati e quando le temperature salgono le misure di protezione devono essere rispettate con coerenza. I lavori all’aperto devono essere interrotti a partire da 33° Celsius!

Un elemento chiave per un’efficace protezione della salute è il rafforzamento della partecipazione collettiva e dell’autonomia delle lavoratrici e dei lavoratori. Chi ha voce in capitolo ha gli strumenti per evitare meglio un sovraccarico lavorativo. L’autonomia non promuove solo il benessere, ma anche la motivazione. Per tale motivo occorre rafforzare la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla protezione della salute e i diritti di codecisione per le rappresentanze delle lavoratrici e dei lavoratori. Questo rafforzamento è necessario anche e in particolare al momento di stabilire gli obiettivi di produttività e i sistemi di gestione, perché solo così è possibile contrastare la pericolosa intensificazione del lavoro.

Adeguamento della protezione della salute agli standard internazionali: la Svizzera deve ratificare la Convenzione 155 dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL), per rafforzare il diritto di interrompere il lavoro in caso di pericolo, e la Convenzione OIL187, per impegnarsi a creare un quadro promozionale per la salute e la sicurezza sul lavoro. Queste due convenzioni concretizzano il diritto fondamentale a un ambiente di lavoro sicuro e sano.

Una protezione efficace contro la violenza e le discriminazioni: Più della metà delle lavoratrici e dei lavoratori in Svizzera è vittima di comportamenti sessisti o sessuali indesiderati o addirittura di molestie sessuali. Le donne, i giovani lavoratori e le giovani lavoratrici e gli apprendisti e le apprendiste sono particolarmente colpiti.

Sul posto di lavoro e nel mercato del lavoro si registrano sempre più casi di discriminazione razziale e nei confronti delle persone LGBTQIA+. Deve quindi essere migliorata la protezione giuridica contro queste problematiche. Serve un alleviamento dell’onere della prova analogamente a quanto sancito dalla legge sulla parità dei sessi in caso di discriminazione di genere e un accesso efficace ed equo alla giustizia.

Il Parlamento deve inoltre ratificare finalmente la Convenzione OIL 190 contro la violenza e le molestie sul posto di lavoro.

Migliori diritti per le future mamme: a partire da un certo stadio della gravidanza, alle future mamme non può più essere richiesto di svolgere ogni mansione lavorativa. Oggi le donne incinte vengono spesso messe in congedo malattia in anticipo. Ma la gravidanza non è una malattia! È necessario un nuovo diritto a un periodo di protezione prenatale con garanzia del versamento del salario.

Una migliore protezione contro il licenziamento: la Svizzera viene criticata a giusta ragione dall’OIL per la sua carente protezione contro i licenziamenti. Tale protezione è favorevole ai datori di lavoro e deve essere rivista a favore delle lavoratrici e dei lavoratori. Soprattutto le lavoratrici e i lavoratori più anziani, le donne incinte o di ritorno dal congedo di maternità e le lavoratrici e i lavoratori che in azienda si battono per migliorare le condizioni di lavoro o di sicurezza devono essere maggiormente tutelati contro i licenziamenti abusivi.

Chiediamo che i licenziamenti siano sempre motivati. In caso di licenziamenti abusivi, le sanzioni devono essere molto più severe di quelle attuali e deve essere previsto il diritto al reintegro.

Rafforzamento dei diritti in caso di licenziamenti collettivi: I diritti delle lavoratrici e dei lavoratori in caso di ristrutturazione o delocalizzazione sono insufficienti e vengono regolarmente disattesi.

Occorre estendere la definizione di licenziamento collettivo, i diritti di partecipazione e gli obblighi di documentazione e di trasparenza dell’azienda durante il periodo di consultazione.

È necessario fissare termini più lunghi e vincolanti per permettere al personale di proporre vere alternative ai licenziamenti.

In caso di violazione dei diritti di consultazione e partecipazione, devono essere previste sanzioni in funzione della cifra d’affari dell’azienda e a favore di un piano sociale.

Gestione dell’intelligenza artificiale (AI): gli algoritmi non possono discriminare, come invece accade già spesso nell'ambito delle procedure di candidatura.

Desideriamo sapere come vengono impiegati gli strumenti digitali nei nostri posti di lavoro e verificarne le decisioni e se del caso contestarle.

I datori di lavoro devono rispondere degli errori legati all'IA, in quanto responsabili del suo utilizzo.

Dev’essere riconosciuto il diritto al perfezionamento, affinché tutte e tutti possano beneficiare della digitalizzazione.

Il ricorso a processi e sistemi digitali e basati sull’intelligenza artificiale mira anche a ottenere considerevoli vantaggi in termini di automazione e razionalizzazione nella produzione, nell’amministrazione e nelle attività di servizio rivolte alla clientela. Questo processo mette a repentaglio un elevato numero di posti di lavoro. È necessario salvaguardare gli impieghi e adottare misure in termini di politica del mercato del lavoro al fine di salvaguardare l’occupabilità delle persone interessate.

Diritti del lavoro per tutte e tutti: l’esclusione di determinati gruppi professionali, ad esempio le/i dipendenti di economie domestiche private, dalla tutela della legge sul lavoro è un retaggio storico che dev’essere eliminato. La legge sul lavoro deve valere per tutte e tutti, indistintamente.

I contratti collettivi di lavoro (CCL) e le leggi devono tutelare il personale addetto alle nuove forme di impiego alla stessa stregua delle loro colleghe e dei loro colleghi che dispongono di impieghi fissi.

Per il disciplinamento del lavoro interinale e su piattaforme digitali la Svizzera deve prendere esempio dalle direttive europee.

Diritti del lavoro efficaci: i diritti del lavoro che non vengono applicati sono inutili. Sono necessari molti più ispettori e ispettrici del lavoro rispetto a oggi, un’intensificazione dei controlli, effettuati senza preavviso, nonché un sistema di sanzioni che abbia effettivamente un effetto preventivo punendo in modo coerente le violazioni. I controlli delle condizioni di lavoro nei mercati pubblici e i controlli della parità salariale devono essere rafforzati in modo significativo.
 

Le parlamentari borghesi vogliono indebolire i diritti del lavoro a spese delle lavoratrici e dei lavoratori. Hanno messo in agenda questi temi:

  • ancora più aperture domenicali,
  • un’estensione dell’orario di lavoro quadro e la riduzione del tempo di riposo con possibilità di interruzioni in caso di telelavoro,
  • l’indebolimento dei diritti delle persone che svolgono lavori su piattaforme 
  • e la limitazione dei salari minimi.

Ci opporremo con determinazione a questi attacchi, se necessario anche ricorrendo a misure di lotta.