Manifestazione: solidarietà con Gaza

Insieme a molte altre organizzazioni, Unia invita a partecipare a una grande manifestazione di solidarietà con Gaza. Il Consiglio federale deve finalmente agire!
Cartello autodipinto con colomba della pace

Dove: Schützenmatte, Berna
Quando: Sabato, 21 giugno 2025, alle 16.00

Sempre più organizzazioni, tra cui Amnesty International, giungono alla conclusione che Israele sta commettendo un genocidio nei confronti della popolazione palestinese nella Striscia di Gaza. Gli attacchi criminali perpetrati il 7 ottobre 2023 da Hamas e da altri gruppi palestinesi armati non giustificano in alcun modo gli atti di genocidio e i crimini di guerra commessi da Israele.

A questo si aggiungono il ricorso deliberato alla fame come arma di guerra contro più di due milioni di civili che vivono nella Striscia di Gaza e la politica pluriennale di occupazione militare e di apartheid esercitata da Israele nei Territori occupati, che costituiscono una palese violazione del diritto internazionale.

La responsabilità della Svizzera

Il governo israeliano ha espresso chiaramente l’intenzione di procedere a una pulizia etnica. In qualità di Stato depositario delle Convenzioni di Ginevra e sede del Consiglio dei diritti umani dell’ONU, la Svizzera ha una responsabilità particolare. L'inerzia, in particolare da parte del DFAE, è inaccettabile e deve cessare immediatamente.

Unia, che fa parte di un'ampia alleanza di collettivi, organizzazioni e partiti, chiede al Consiglio federale di agire con determinazione.

Unisciti a noi, partecipa alla manifestazione!

ERROR: Content Element with uid "68548" and type "frppackage_accordion" has no rendering definition!

Codice di comportamento

Il presente appello alla manifestazione è sostenuto da una coalizione di organizzazioni e attori politici, che chiedono un impegno più coraggioso della Svizzera nella situazione attuale e l’attuazione di queste richieste rivolte al Consiglio federale.

La manifestazione è autorizzata e pacifica, aperta e accessibile a tutte e tutti coloro che desiderano rivolgere delle richieste chiare al Consiglio federale.  Espressioni di incitamento all'odio, razzismo, islamofobia o antisemitismo non saranno tollerate.