Le proteste dell'edilizia raggiungono la Svizzera nordoccidentale

Migliaia di lavoratori edili hanno già incrociato le braccia durante le riuscite giornate di protesta in Ticino, a Berna e in tutta la Svizzera romanda. Oggi l’ondata di proteste ha raggiunto la regione Argovia-Svizzera nordoccidentale. Circa 1000 lavoratori edili provenienti dai Cantoni Argovia, Basilea Campagna e Basilea Città manifestano oggi per difendere il loro diritti.

Le giornate di lavoro nell’edilizia sono troppo lunghe. Oltre all’orario di lavoro in cantiere e alle ore supplementari, spesso si aggiungono anche lunghi tempi di viaggio dall’azienda al cantiere, che non vengono nemmeno retribuiti interamente. Queste giornate di lavoro troppo lunghe impediscono di condurre una vita familiare e privata normale e costringono numerosi lavoratori edili ad abbandonare la professione. Entro il 2040 mancherà un terzo della manodopera qualificata necessaria!

Urgono orari di lavoro compatibili con la vita privata

Il Contratto nazionale mantello (CNM) per l’edilizia principale scade a fine anno ed è in fase di rinegoziazione. Se non raggiungiamo un’intesa, nel 2026 l’edilizia rischia di precipitare in una situazione di vuoto contrattuale. Non accadeva da oltre un decennio. Finora non si profila tuttavia alcuna soluzione, perché la Società svizzera degli impresari costruttori (SSIC) rifiuta orari di lavoro più compatibili con la vita privata, benché sia ben consapevole della carenza di personale che affligge il settore. 

Le rivendicazioni concrete degli edili

Affinché il settore abbia un futuro e riesca a risolvere anche il problema della carenza di nuove leve, gli edili chiedono miglioramenti nei seguenti ambiti: 

  • stop al tempo di viaggio non retribuito fino al cantiere: ad oggi, contrariamente a quanto prescritto dalla legge, il tempo di viaggio dall’azienda al cantiere viene retribuito solo dopo 30 minuti e non rientra nell’orario di lavoro;
  • pausa mattutina retribuita: in altre professioni è una realtà da tempo;
  • giornate lavorative più corte: otto ore di duro lavoro bastano;
  • compensazione del rincaro garantita per salvaguardare il potere d’acquisto. 

I lavoratori edili scendono in piazza a Basilea

Circa 1000 edili provenienti dai Cantoni Argovia, Basilea Campagna e Basilea Città si sono astenuti dal lavoro per ritrovarsi oggi a Basilea e sfilare per le strade del centro, scandendo a gran voce le loro rivendicazioni. Durante la manifestazione conclusiva sulla Theodorskirchplatz hanno ribadito con forza la loro rabbia e la loro determinazione a proseguire la lotta, qualora la SSIC continuasse a rifiutare i necessari miglioramenti. 

La prossima settimana l’ondata nazionale di proteste approda a Zurigo

L’ondata nazionale di proteste dei lavoratori edili prosegue. La prossima settimana, gli edili di Zurigo e di altre parti della Svizzera tedesca incroceranno le braccia e si riuniranno a Zurigo per ribadire con forza le loro richieste alla SSIC.