Unia si impegna a favore di un rapporto regolamentato con l'Unione Europea, ma alla luce dell'accordo attuale, i notevoli rischi per le condizioni di lavoro in Svizzera devono essere assolutamente compensati.
La libera circolazione delle persone e la parità di diritti per tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici sono infatti di fondamentale importanza per i salariati. La garanzia della protezione salariale è quindi imperativa per Unia.
Gli orientamenti per le misure di politica interna tra sindacati e associazioni dei datori di lavoro, Confederazione e Cantoni comunicati oggi dal Consiglio federale indicano che tutti i partecipanti riconoscono i passi indietro nella protezione salariale nel risultato dei negoziati con l'UE e che ora devono essere adottate misure di politica interna vincolanti. A questo proposito, Unia accoglie con favore l'intesa comune come primo punto di partenza per future trattative, che ora deve però essere concretizzato.
Devono inoltre essere chiarite le questioni ancora aperte, tra cui in particolare l'importante garanzia delle norme relative alle spese nella legge sui lavoratori distaccati, la procedura di notifica digitale preventiva per accelerare i tempi e misure per garantire che gli appalti pubblici siano aggiudicati alle aziende corrette.
Per garantire i contratti collettivi di lavoro (CCL), Unia chiede un adeguamento alla realtà odierna della legislazione del 1956 sulla dichiarazione di obbligatorietà generale (DOG). Il sistema, ormai obsoleto, rischia infatti di indebolire i diritti di chi lavora. Il mandato conferito oggi dal Consiglio federale va quindi nella giusta direzione. È fondamentale riuscire a garantire i contratti collettivi di lavoro in un contesto che è cambiato (più subappaltatori, più microimprese). Anche la protezione contro il licenziamento per i/le rappresentanti dei lavoratori e delle lavoratrici deve essere almeno conforme alle regole dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL).
Per il sindacato Unia si tratta di un consenso di massima che deve essere necessariamente concretizzato e ampliato come pacchetto vincolante di misure da adottare. Dopo le decisioni del Consiglio federale e del Parlamento, Unia effettuerà una valutazione finale e definirà la sua posizione.