Sciopero sospeso
Piano sociale insufficiente
«L’azienda ha apportato lievi miglioramenti al piano sociale. Ma rimangono insufficienti», scrive in una nota Unia, che insieme ai sindacati Syna e Sit ha sostenuto gli operai in sciopero. Walo Bertschinger ha accettato di dare la priorità per il ricollocamento ai lavoratori più anziani – la metà dei dipendenti interessati dalla ristrutturazione ha più di 50 anni – e ha proposto ad alcuni di loro dei posti di lavoro nel canton Vaud, ma non ha fornito garanzie sulla durata dell’impiego e quindi sul diritto al pensionamento a 60 anni.
Anche le indennità di partenza proposte appaiono troppo modeste ai sindacati : in molti casi vanno da uno a due mesi di salario. Inoltre Walo Bertschinger non ha tenuto conto per il calcolo delle indennità della situazione personale e familiare dei dipendenti. I sindacati, anche considerando le risorse finanziarie dell’impresa, rivendicano almeno sei mesi di salario per tutti e soluzioni ad hoc per i casi individuali.
Procedura di conciliazione
Vista la situazione di stallo, i dipendenti di Walo Bertschinger hanno deciso quindi di rivolgersi alla Commissione paritetica grandi opera (Cpgo) per una procedura di conciliazione. Questa opzione è espressamente sostenuta anche dal datore di lavoro. All’inizio del conflitto, Walo Bertschinger si era invece opposta a una mediazione di fronte alla Camera delle relazioni di lavoro di Ginevra. Ilrifiuto era stato la causa scatenante dello sciopero. Nel frattempo quasi tutti i lavoratori di Walo Bertschinger a Ginevra hanno ricevuto una lettera di licenziamento. L’impresa giustifica la chiusura del sito ginevrino con le perdite registrate dalla filiale negli ultimi tre o quattro anni.