Oggi a Berna e a Sciaffusa sono state depositate due iniziative cittadine per un salario minimo. Entrambe le raccolte delle firme erano state lanciate il 1° maggio. Di fronte alla perdita di potere d’acquisto, che colpisce soprattutto i redditi più bassi, sono più che mai necessari salari minimi legali. A Bienne, invece, l’iniziativa cittadina che chiede l’introduzione di un salario minimo legale di 23.80, lanciata anch’essa il 1° maggio, era già stata depositata alla fine di agosto.
A Berna, un’ampia alleanza di cui fa parte anche Unia ha depositato l’iniziativa cittadina per un salario minimo con 7414 firme. Il salario minimo di 23.80 franchi all’ora andrebbe a beneficio di 8000-10ʹ000 persone, impiegate soprattutto nell’industria alberghiera e della ristorazione, nelle pulizie, nel ramo dei parrucchieri e della cosmesi nonché nella vendita al dettaglio.
Anche a Sciaffusa è stata depositata un’iniziativa cittadina per un salario minimo. Oltre 1500 lavoratrici e lavoratori hanno un salario basso e beneficerebbero di un salario minimo legale di 23.50 franchi all’ora.
Nei cantoni di Neuchâtel, Giura, Ticino e Basilea Città si applicano salari minimi cantonali, introdotti in seguito all’approvazione di iniziative popolari cantonali. Le esperienze fatte finora sono tutte positive, come emerge anche da un recente studio condotto a Ginevra. Si registra un aumento dei salari delle fasce di reddito più basse e, in generale, dei livelli di reddito nei rami a basso salario.
Anche le città di Zurigo e di Winterthur hanno approvato iniziative simili. L’introduzione dei salari minimi subisce tuttavia dei ritardi a causa dei ricorsi inoltrati dalle associazioni dei datori di lavoro.
Complessivamente sono ormai dieci le iniziative inoltrate a favore di un salario minimo: nei cantoni di Soletta, Basilea Campagna, Friburgo, Vaud, Ticino e Vallese nonché nelle città di Lucerna, Bienne, Berna e Sciaffusa. Qui sono previste votazioni popolari.