Con determinazione contro gli attacchi della destra: per una protezione salariale forte e un rafforzamento dei diritti

400 delegate e delegati provenienti da diversi settori e da tutte le regioni del Paese partecipano al 5° Congresso ordinario del sindacato Unia. All’insegna dello slogan «Forte da 20 anni – insieme per la giustizia sociale», definiscono le linee guida del lavoro sindacale del prossimo quadriennio. Le tre giornate congressuali si tengono a Briga nel Vallese. Nella giornata di apertura, i dibattiti sono focalizzati sulla libera circolazione delle persone con l’Europa, la protezione dei salari e la politica industriale.

La presidente di Unia Vania Alleva apre il congresso con un discorso combattivo: «Abbiamo fondato Unia 20 anni fa per sopravvivere come sindacato in tempi difficili. Unia ha dimostrato di essere un sindacato forte e combattivo. Diamo un contributo decisivo al miglioramento delle condizioni di lavoro, della sicurezza sociale e della giustizia in Svizzera. A volte siamo scomodi, ma sempre determinati a difendere gli interessi delle lavoratrici e dei lavoratori». 

L’avanzata della destra populista è allarmante. Vania Alleva sottolinea che l’azione collettiva è più necessaria che mai: «La paura e la rassegnazione sono cattive consigliere. Il difficile contesto deve spronarci a rafforzare il nostro impegno a favore della solidarietà, della giustizia, dei diritti di tutte e tutti e della partecipazione democratica. I sindacati sono più importanti che mai in questi tempi difficili». 

Proteggere i salari – rafforzare i diritti, non indebolirli!

Invece di risolvere le crisi sociali, in tutto il mondo i politici di destra e di estrema destra usano le persone migranti come capri espiatori. Il sindacato Unia condanna con fermezza questo atteggiamento e affronta i veri problemi con un documento di posizione in cui definisce le sue priorità: 

La Svizzera ha bisogno di una protezione salariale forte, che difenda le lavoratrici e i lavoratori dal dumping. Il principio del «salario uguale per un lavoro uguale nello stesso luogo» è una conquista storica e Unia la difenderà; 

Ci opponiamo con determinazione all’iniziativa dell’UDC, che provoca solo caos. Con il pretesto di un’«iniziativa per la sostenibilità», l’UDC attacca la protezione salariale svizzera e priva dei loro diritti le colleghe e i colleghi senza passaporto svizzero. Se cade la libera circolazione delle persone, cade anche la protezione salariale. Questa politica semina il caos e rappresenta un passo indietro verso il sistema degli «stagionali» privati di ogni diritto; 

I Bilaterali III impongono nuove misure a protezione dei salari. Il risultato dei negoziati tra la Svizzera e l’Unione europea indebolisce la protezione salariale esistente. Il presente pacchetto di 14 misure rappresenta un consenso minimo, che non deve in alcun caso essere indebolito nella discussione parlamentare. 
Vania Alleva, presidente di Unia: «Nel corso di difficili negoziati abbiamo strappato al Consiglio federale e al padronato 14 misure di politica interna, volte a garantire la protezione dei salari. Il Parlamento a maggioranza borghese sa che non tollereremo alcuna concessione»;

Dobbiamo migliorare i diritti delle persone migranti: la libera circolazione delle persone consente alle cittadine e ai cittadini svizzeri e dell’UE di spostarsi e stabilirsi in Europa senza discriminazioni e garantisce diritti fondamentali come il ricongiungimento familiare o la libera scelta del posto di lavoro. Dobbiamo difendere questa libertà. Ma c’è anche bisogno di miglioramenti:

  • i permessi di lavoro di breve durata non devono comportare un aggiramento dei diritti di soggiorno regolari. La povertà non è un crimine: il ricorso all’aiuto sociale non deve portare all’espulsione;
  • il riconoscimento delle qualifiche professionali straniere deve essere semplificato;
  • le cittadine e i cittadini di Paesi terzi e i sans-papiers hanno bisogno di maggiori diritti: sono necessari una migrazione legale per motivi di lavoro e regolarizzazioni collettive;
  • la naturalizzazione non deve essere una questione di soldi: le tasse di naturalizzazione devono essere abolite. La naturalizzazione deve essere disciplinata sulla base di criteri oggettivi, come richiesto dall’Iniziativa per la democrazia.

Il documento di posizione è stato adottato al termine di un intenso dibattito. 

Anticipazioni del programma e altre informazioni

L’ordine del giorno di domani, seconda giornata congressuale, prevede i seguenti temi:

  • prospettive 2045, testimonianze, altre risoluzioni tematiche
  • interventi del presidente dell’Unione sindacale svizzera Pierre-Yves Maillard e della Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider
  • elezione della presidenza, del Comitato direttore e del Comitato centrale 

Per la seconda giornata congressuale di venerdì sono previsti due comunicati stampa. 

Le foto, i video e tutte le risoluzioni, i documenti di posizione e le prospettive di Unia per il 2045 sono disponibili nel sito web del congresso (aggiornato costantemente).