L’8 maggio, le delegazioni negoziali delle associazioni delle parti sociali del CCNL hanno convenuto di avviare, a partire dal quarto trimestre del 2025, i negoziati sul contratto collettivo di lavoro che risale al 2017. L’intenzione è quella di negoziare fino alla fine del 2026, far adottare il trattato dalle singole associazioni per la ratifica nel primo trimestre del 2027 e avviare la procedura per la dichiarazione di obbligatorietà generale (DOG). L’obiettivo è far entrare in vigore il nuovo CCNL, possibilmente, a partire dal 1° gennaio 2028.
Per concentrarsi sui negoziati del CCNL, le delegazioni negoziali delle parti sociali hanno già raggiunto un accordo sui salari minimi per il 2026 e il 2027, che devono essere aumentati in base al rincaro annuo medio. Per la compensazione del rincaro è determinante la previsione della SECO di settembre relativa al rincaro annuo medio.
Questo è quanto concordato dalle delegazioni negoziali delle parti sociali del settore alberghiero e della ristorazione, composte da un lato dai rappresentanti di Hotel & Gastro Union, Syna e Unia per conto dei lavoratori e dall’altro GastroSuisse, HotellerieSuisse e Swiss Catering Association SCA per i datori di lavoro. La decisione deve ancora essere approvata dagli organi preposti delle associazioni.
Dopo diversi anni di stallo, le parti sociali del settore alberghiero e della ristorazione ritengono che la decisione di riaprire i negoziati sul CCNL per modernizzarlo e adattarlo al mondo del lavoro odierno offra ottime prospettive per l’intero settore.
Mauro Moretto, co-responsabile del settore terziario del sindacato Unia
Sindacato Unia 2025