Ora occorre un finanziamento socialmente equo delle cure e dell’assistenza!

Nella giornata odierna, con l’approvazione di EFAS, l’elettorato svizzero si è espresso a favore di un progetto che promette il trasferimento dal settore ospedaliero a quello ambulatoriale, ma che avrà conseguenze imprevedibili sia per le istituzioni sia per le assicurati e gli assicurati. Sono pertanto necessarie misure urgenti volte a ridurre l’onere dei premi e a finanziare in modo socialmente sostenibile il sistema sanitario. Qui sono chiamati in causa soprattutto i Cantoni. Indipendentemente da EFAS, per garantire la qualità delle cure va data priorità assoluta a una rapida attuazione dell’iniziativa sulle cure. A tale scopo è necessario un finanziamento equo delle prestazioni di cura e assistenza con tariffe a copertura dei costi.

Nei prossimi anni, in ragione dell’invecchiamento della popolazione, il fabbisogno di cure di lunga durata crescerà in modo massiccio, e con esso aumenteranno anche i costi delle cure ambulatoriali e stazionarie. EFAS ridefinisce la chiave di ripartizione del finanziamento tra Cantoni e casse malati. Nelle cure di lunga durata aumenta la quota a carico delle casse malati. Ciò genera un onere maggiore per le assicurate e gli assicurati ed è antisociale a causa dei premi pro capite. E proprio sulla questione dei premi si era acceso il dibattito prima della votazione. Sono ora necessarie soluzioni a tutti i livelli per garantire un finanziamento socialmente sostenibile del sistema sanitario.

Il prossimo passo sarà l’attuazione del controprogetto all’iniziativa per premi meno onerosi, che entrerà presto in vigore e per il quale i Cantoni dovranno aumentare sensibilmente i finanziamenti. I Cantoni sono chiamati ad agire: devono anche stabilire una quota di finanziamento significativamente più alta rispetto al minimo legale previsto da EFAS.

Priorità assoluta alla qualità delle cure

Indipendentemente da EFAS, garantire la qualità delle cure e il necessario miglioramento delle condizioni di lavoro nel ramo è una priorità assoluta. Le due tappe previste dall’iniziativa sulle cure devono pertanto essere attuate il più rapidamente possibile. Qualsiasi altra soluzione sarebbe una violazione della volontà popolare e inasprirebbe ulteriormente la crisi delle cure.

Per un finanziamento equo delle cure e dell'assistenza

Una delle promesse di EFAS sono le tariffe a copertura dei costi nelle cure di lunga durata. Attualmente il finanziamento delle cure di lunga durata è assolutamente insufficiente e le nuove tariffe dovranno tenerne conto. Nella sua veste di sindacato impegnato nelle case di riposo e di cura, Unia seguirà da vicino lo sviluppo delle tariffe. Esige inoltre il coinvolgimento del personale curante nelle decisioni circa la nuova organizzazione tariffaria. Occorre anche richiamare alla loro responsabilità i Cantoni, che avevano imposto l’integrazione delle cure di lunga durata nel pacchetto EFAS.

È indubbio che le persone anziane abbiano diritto a cure dignitose e di qualità. Per questo sono necessarie buone condizioni di lavoro e una ripartizione equa dei costi attraverso i fondi pubblici. Anche le prestazioni assistenziali, che finora non erano pagate o erano pagate unicamente dai residenti stessi, devono essere rafforzate e coperte integralmente.