Le aziende che non rispettano le condizioni di lavoro minime arrecano danno a tutte le imprese che operano in modo corretto e ai rispettivi collaboratori, nonché distorcono la concorrenza leale. In Svizzera, i cantieri rientrano tra i posti di lavoro ad alto rischio di dumping salariale. Per questo motivo le organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori del settore dell’edilizia principale e dei lavori di completamento hanno fondato l’Associazione paritetica Sistema d’informazione Alleanza Costruzione (SIAC), il cui sistema è online da aprile 2019.
Con i tre moduli - portale SIAC, certificazione SIAC di conformità al CCL e Carta SIAC - il SIAC crea le condizioni affinché, per la prima volta, in tutta la Svizzera siano disponibili, a livello intersettoriale e sovraregionale, informazioni riguardo a quali aziende sono assoggettate a quale CCL, all’avvenuto controllo o meno delle stesse e all’eventuale versamento di arretrati dovuti.
In passato, in diversi cantoni della Romandia esistevano diversi sistemi di badge nel settore dell’edilizia principale e in alcune parti dei rami accessori dell’edilizia. Tuttavia, ciò che è mancato finora è una soluzione nazionale che consenta lo scambio di informazioni a livello sovraregionale e intersettoriale. Tale soluzione è comunque fondamentale in un mercato edilizio sempre più funzionante a livello nazionale, ed è proprio qui che entra in gioco il SIAC.
Il SIAC è stato presentato in occasione di una conferenza stampa tenutasi il 19 marzo 2019. È stato illustrato il modo in cui il SIAC, la piattaforma elettronica basata su una banca dati per il settore dell’edilizia principale e dei lavori di completamento, intende migliorare e modernizzare l’esecuzione dei contratti collettivi di lavoro (CCL) dichiarati di obbligatorietà generale (DOG). I pilastri fondamentali del SIAC erano già allora e sono ancora oggi (i) il portale SIAC, la cui banca dati è costituita dai dati relativi all’esecuzione degli organi di controllo garantendo quindi una trasparenza senza precedenti, (ii) la certificazione SIAC di conformità al CCL, in cui le parti contraenti hanno convenuto un contenuto uniforme di informazioni effettivamente note derivanti dai controlli effettuati, e (iii) la Carta SIAC, il cui codice QR permette di consultare le informazioni attuali delle certificazione di conformità al CCL direttamente dalla banca dati SIAC, nonché l’appartenenza del lavoratore edile a un’impresa e le sue condizioni di conformità al CCL.
Nel corso di questi cinque anni il SIAC è cresciuto molto. Benché il 17 aprile 2019 sia stato avviato con la raccolta delle informazioni di assoggettamento e controllo di appena 1'000 imprese operanti nel settore dell’edilizia principale, negli ultimi anni è stato possibile sottoporre il SIAC a una serie di sviluppi costanti. A poco a poco, si sono aggiunti praticamente tutti i settori che operano nel cantiere, per esempio il settore delle costruzioni in legno, il ramo elettrico, della pittura e gessatura, il settore della tecnica della costruzione, l’artigianato del metallo o il settore dei lavori di completamento della Svizzera romanda. Attualmente sul SIAC vengono gestite le informazioni di 43'000 imprese e parti di imprese.
Negli ultimi anni anche l’importanza della certificazione SIAC di conformità al CCL è notevolmente aumentata. Mentre nel 2019 erano state effettuate solo 3'300 visite, fino a febbraio 2024 si potevano contare complessivamente oltre 54'000 visite alle certificazioni SIAC. La certificazione SIAC ha acquisito ulteriore importanza all’inizio del 2023, in particolare con un adeguamento dell’ordinanza sui lavoratori distaccati e delle disposizioni sulla responsabilità del subappaltatore ivi contenute. Grazie al succitato adeguamento e alle raccomandazioni del gruppo di esperti della SECO, anch’esse pubblicate all’inizio del 2023, è emerso chiaramente che una certificazione, quale risultato di un controllo effettuato da un organo di applicazione, ha una valenza diversa rispetto a un’autocertificazione dell’impresa. Il gruppo di esperti è giunto alla conclusione che, per rispettare l’obbligo di diligenza nell’ambito della responsabilità del subappaltatore, si consiglia all’appaltatore primario di richiedere al subappaltatore una certificazione di conformità al CCL e non un’autocertificazione.
Alla luce di quanto precede, negli scorsi mesi l’associazione promotrice del SIAC e le sue parti sociali si sono impegnate per dimostrare l’importanza della certificazione SIAC di conformità al CCL e quindi, in particolare, la sua maggiore valenza rispetto a quella di un’autocertificazione anche nell’ambito dell’attribuzione di commesse da parte di attori statali e privati.
Infine, anche per merito della Carta SIAC è stato possibile fissare traguardi importanti. In particolare nella Svizzera romanda, l’importanza della Carta SIAC è cresciuta in quanto i due sistemi di controllo della Svizzera romanda CartePro e Carte Cerbère vengono gradualmente integrati o sostituiti nella struttura SIAC consentendo, allo stesso tempo, al sistema globale SIAC di beneficiare del know-how della Svizzera romanda. L’offerta della Carta SIAC sarà altresì ampliata nel prossimo futuro. Soprattutto, la soluzione prospettata di poter utilizzare digitalmente la Carta SIAC tramite app e interfaccia con Baticontrol, nel frattempo messa a punto, dovrebbe conferire alla Carta SIAC un’ulteriore rilevanza pratica.
Cinque anni dopo l’avvio del portale, il SIAC non può più essere escluso dal mondo dell’esecuzione. Ciononostante, il SIAC mira a compiere, anche in futuro, nuovi passi di sviluppo importanti con l’intento di riuscire a conferire maggiori poteri a questa essenziale piattaforma e a migliorare ulteriormente i servizi che offre ai suoi utenti.
Comunicato stampa dell’Associazione paritetica d’informazione Alleanza costruzione (SIAC)
Membri dell’associazione SIAC: