In presenza dei due Presidenti emeriti di Unia, Renzo Ambrosetti e Vasco Pedrina, si è aperta giovedì 19 settembre la mostra dedicata al rapporto tra il pittore luganese Mario Comensoli e i sindacati svizzeri.
Comensoli è stato un pittore molto attento alla realtà sociale che lo circondava. I lavoratori e le lavoratrici sono uno dei soggetti preferiti delle sue tele. In particolare, sono gli operai migranti – figure maestose, piene di umanità e caratterizzate dal colore blu – a segnare la serie di opere più conosciuta della sua produzione. La nuova mostra di Zurigo ci regala un Comensoli inedito: prime pagine di giornali, manifesti e locandine sindacali la fanno da padrone. L’immagine è tratta dalla locandina del congresso di fusione tra i sindacati Sel e Stcc (in tedesco Gbh e Gtcp) del 5 settembre 1992 che vide la nascita del Sindacato edilizia e industria (Sei / Gbi). Il pittore, molto attento nelle sue opere anche ai movimenti contestatari del 1968 e degli anni Ottanta, rappresenta con ironia una lavoratrice e un lavoratore molto giovani legati insieme per dar vita a una nuova unione sindacale. Il Sindacato edilizia e legno si è sciolto nel 2004 per dare vita a Unia.