Un salario migliore e una protezione più efficace per il personale domestico
Il Consiglio federale intende prorogare di tre anni il Contratto normale di lavoro (CNL) del personale domestico e aumentare dell'1,6% il salario minimo del ramo, che comprende anche l’assistenza e la cura a domicilio lungo tutte le 24 ore. Per Unia è chiaro che si tratta di un passo assolutamente necessario, ma tutt'altro che sufficiente. I dipendenti delle economie domestiche private meritano di più!
Aumentare i salari minimi del 3%
«L'obiettivo di Unia è un salario minimo nazionale di 4'000 franchi al mese con tredicesima», afferma Yolande Peisl, responsabile del ramo dell'economia domestica nel settore terziario. Unia accoglie pertanto con favore qualsiasi aumento dei salari minimi. L'aumento del salario minimo di solo l'1,6% è però tutt'altro che sufficiente. I premi dell'assicurazione malattia aumentano ogni anno e il potere d'acquisto è in calo. Unia chiede di tenerne conto e che il Consiglio federale aumenti i salari minimi del 3%. Più del 90% delle donne sono impiegate in questo settore e lavorano già in condizioni di lavoro precarie. Questo deve essere fermato: non per niente centinaia di migliaia di donne sono scese in piazza il 14 giugno e hanno chiesto rispetto, più tempo e più salario!
Controlli e lotta contro le piattaforme illegali
Solo attraverso controlli regolari delle condizioni di lavoro nei nuclei domestici si può garantire il rispetto dei salari minimi. Sono proprio questi controlli che sono in costante diminuzione dal 2015, nonostante sia necessario aumentarli. Inoltre, emergono regolarmente nuove piattaforme illegali di collocamento online, dove le donne devono lavorare in condizioni di lavoro disumane. Unia invita la Confederazione a monitorare meglio il mercato online e a chiudere immediatamente le piattaforme illegali.
Solo la Legge sul lavoro offre una protezione reale
Un aumento dei salari non protegge efficacemente i lavoratori domestici dallo sfruttamento. Finché la Legge sul lavoro non si applicherà anche a loro, corrono il rischio di dover lavorare in pessime condizioni di lavoro e la loro salute continuerà a risentirne. Attualmente le loro condizioni di lavoro sono regolate solo da Contratti normali di lavoro cantonali. Questi non sono vincolanti e possono essere facilmente aggirati da un contratto di lavoro individuale. Unia chiede quindi da tempo che i dipendenti delle economie domestiche, come tutti gli altri dipendenti, siano protetti dalla Legge sul lavoro.