Impresa edile promette contratti fissi a interinali
«È un accordo storico»: così il corresponsabile dell'edilizia principale di Unia Ginevra, Umberto Bandiera, ha commentato a fine luglio il risultato del negoziato con la Marti Construction SA sulle colonne dell'Évenement syndical. Unia Ginevra era intervenuta presso la direzione dell'azienda dopo che il personale l'aveva informata della forte presenza di lavoratori interinali sui cantieri. Dopo due sedute, l'azienda ha promesso che entro la fine dell'anno buona parte dei suoi lavoratori nei cantoni di Ginevra e Vaud – tra le 300 e le 400 persone – potrà beneficiare di una contratto a tempo indeterminato. Delle sedute annuali tra partner sociali dovranno verificare i progressi.
Problema diffuso
Nel canton Ginevra la prassi di assumere personale interinale nei cantieri edili è particolarmente diffusa. Il fenomeno è cresciuto molto rapidamente negli ultimi anni. Ma anche nei cantieri di altre regioni della Svizzera il numero di persone impiegate a tempo determinato è in aumento. «È un problema che conosciamo bene anche in Ticino», ricorda Dario Cadenazzi, responsabile dell'edilizia di Unia Ticino e Moesa.
Presa di coscienza delle imprese
«L'accordo intervenuto con la Marti a Ginevra è senza dubbio un segnale positivo. In particolare mette in evidenza il fatto che anche alcune imprese edili cominciano a rendersi conto dei problemi connessi con un'ampia presenza di lavoratori interinali sui cantieri, in termini di perdita di know- how e di qualità del lavoro», aggiunge Cadenazzi. La questione della presenza di interinali sui cantieri, puntualizza ancora il sindacalista, deve però essere discussa in modo approfondito anche nei negoziati con i partner sociali a livello regionale e nazionale. «Il fenomeno va limitato».