L’industria siamo noi
«La catastrofica decisione della Banca nazionale di abbandonare il tasso di cambio minimo e l’assenza di una politica industriale degna di questo nome stanno distruggendo migliaia di posti di lavoro in Svizzera. E questo in un settore che contribuisce al benessere del paese in misura tre volte maggiore rispetto all’intera piazza finanziaria», afferma Corrado Pardini, responsabile del settore industria di Unia. «Con la giornata dell’industria vogliamo lanciare un segnale chiaro, per risvegliare il mondo politico dal suo torpore e indurlo ad agire finalmente in favore dell’industria svizzera».
Manifesto per la piazza industriale
La giornata d’azione dell’industria si terrà il 17 giugno a partire dalle 11.30 nel Theaterkubus di Berna, il teatro civico provvisorio che sorge sulla Waisenhausplatz. I convenuti discuteranno e adotteranno un «Manifesto per la piazza industriale e produttiva svizzera», che sarà consegnato al Dipartimento federale dell’economia. Il manifesto rivendica una politica monetaria della Banca nazionale che giovi al settore industriale, anziché nuocergli. Chiede inoltre investimenti nella ricerca e nello sviluppo e una migliore protezione per i lavoratori più anziani e maggiori diritti sul posto di lavoro.
Alla giornata sono previsti gli interventi di Vania Alleva, presidente di Unia, Daniel Heizmann, presidente del ramo professionale MEM (industria metalmeccanica ed elettronica), Corrado Pardini, Christian Gusset, responsabile Unia del ramo professionale MEM e Yves Defferand, segretario regionale Unia del canton Vaud. Alla giornata ci si può iscrivere fino al 13 giugno inviando una mail al seguente indirizzo: industria@unia.ch. Maggiori informazioni: www.unia.ch/industriagiornata.