L'esito delle trattative comunicato oggi dal Consiglio federale lascia molti interrogativi senza risposta. Gli elementi noti in materia di protezione dei salari non sono sufficienti. Unia esige chiarezza e garanzie materiali per quanto riguarda la regolamentazione delle spese, le cauzioni e il divieto di fornire servizi.
L’iniziativa «Svizzera da 10 milioni» è radicale, demagogica e profondamente xenofoba. È un attacco frontale ai diritti di chi in Svizzera vive e lavora. Unia lotta per i diritti di chi lavora senza guardare a passaporto e origini. Per questo si batterà risolutamente contro l’iniziativa.
A seguito dell’adozione della mozione Ettlin da parte del Parlamento, il Consiglio federale ha pubblicato il rapporto sui risultati della procedura di consultazione relativa alla modifica della legge concernente il conferimento del carattere obbligatorio generale al contratto collettivo di lavoro (LOCCL) a scapito dei salari minimi cantonali. Unia…
Malgrado le proiezioni errate sull’AVS, il Tribunale federale ha rinunciato a dichiarare nulla la votazione sull’innalzamento dell’età di pensionamento delle donne. È deludente, poiché i dati errati hanno condizionato le opinioni durante la campagna precedente alla votazione, tanto da costare alle donne un anno di pensione. Tutto ciò nonostante…
In un manifesto, le delegate e i delegati del sindacato Unia si pronunciano a favore del mantenimento della libera circolazione delle persone e di una solida protezione dei salari. Sostengono che le relazioni regolamentate con l’UE e i «Bilaterali III» sono possibili unicamente sulla base di diritti del lavoro forti e uguali per tutte e tutti. E…
Grazie ai contratti collettivi di lavoro (CCL) e alle mobilitazioni, nella tornata salariale del 2024 sono stati ottenuti la compensazione del rincaro e importanti aumenti salariali. Gli aumenti generali garantiscono il potere d'acquisto di circa 700.000 lavoratori e lavoratrici nei settori sottoposti a CCL e apportano ulteriori miglioramenti. È…
I dati più recenti in materia di molestie sessuali sono allarmanti: un terzo delle lavoratrici e dei lavoratori in Svizzera ha subito comportamenti molesti a sfondo sessista e sessuale. Si tratta in prevalenza di donne, giovani e occupati in rami come l’industria alberghiera e della ristorazione, il commercio al dettaglio, l’edilizia e il settore…
Le donne del settore privato continuano a percepire salari inferiori rispetto agli uomini: guadagnano in media il 17,5 per cento in meno per il proprio lavoro. Le conseguenze sono povertà, dipendenza dai partner e rendite di vecchiaia più basse. È quindi necessario istituire controlli salariali obbligatori, inasprire le sanzioni contro le aziende…
Le parti contraenti del Contratto nazionale mantello (CNM) per il settore principale dell’edilizia hanno concordato, nelle trattative salariali di quest’anno per il 2025, un aumento salariale generale dell’1,4 percento. Inoltre, dato che nei prossimi anni la generazione dei baby boomer andrà in pensione, è stato necessario adottare misure per…
Nella giornata odierna, con l’approvazione di EFAS, l’elettorato svizzero si è espresso a favore di un progetto che promette il trasferimento dal settore ospedaliero a quello ambulatoriale, ma che avrà conseguenze imprevedibili sia per le istituzioni sia per le assicurati e gli assicurati. Sono pertanto necessarie misure urgenti volte a ridurre…