Conferenza Coop: per una maggiore protezione grazie a un CCL forte!

Circa 70 delegate e delegati di Coop si sono riuniti oggi in occasione della Conferenza annuale Coop organizzata da Unia. Tema prioritario della conferenza erano le trattative contrattuali 2025. Un sondaggio condotto da Unia tra il personale Coop ha confermato l’urgente necessità d’intervento in materia di salari, protezione della salute e orari di lavoro. Le delegate e i delegati Coop hanno adottato il loro catalogo delle rivendicazioni in vista delle trattative contrattuali e le richieste per le trattative salariali che si terranno nell’autunno 2024.

Nel 2025 Unia e le altre parti sociali negozieranno con Coop il nuovo CCL aziendale. Un sondaggio condotto da Unia tra il personale ha evidenziato i temi che richiedono l’intervento più urgente, ovvero i salari, la protezione della salute (lotta allo stress, carenza di personale) e gli orari di lavoro (riduzione degli orari di lavoro lunghi e flessibili). Vanno inoltre migliorate la conciliazione tra vita privata e professionale e le pari opportunità (in termini di formazione, retribuzione, carriera e nessuna discriminazione nel lavoro a tempo parziale). Le delegate e i delegati Coop di Unia hanno quindi adottato un catalogo delle rivendicazioni.

I salari devono recuperare il ritardo accumulato

Le risposte al sondaggio confermano l’incontestabile necessità di aumentare i salari nel commercio al dettaglio. Rispetto ad altri rami professionali, i salari sono troppo bassi e non consentono di vivere dignitosamente. Non solo: non tutto il personale ha ricevuto la compensazione del rincaro degli ultimi anni, tuttora in atto. Di conseguenza i salari hanno registrato una riduzione in termini reali. Dopo la bocciatura dell’iniziativa per premi meno onerosi, nella prossima tornata salariale sarà molto urgente ottenere la piena compensazione del rincaro e un aumento dei salari reali per alleviare la pressione sui bilanci delle occupate e degli occupati. In vista delle trattative salariali, chiediamo inoltre il riconoscimento degli anni di servizio e dell’esperienza. Nella sua veste di secondo distributore al dettaglio svizzero e datore di lavoro socialmente responsabile, Coop è chiamata a dare il buon esempio nel settore. L’anno scorso ha dimostrato che è possibile farlo.

Le delegate e i delegati lanciano anche un appello a partecipare alla grande manifestazione per i salari a settembre.