Le cifre parlano chiaro: sono soprattutto le donne che beneficiano dei salari minimi prescritti dalla legge. Svolgono più spesso lavori precari e malpagati, ad esempio nella vendita al dettaglio, nella gastronomia o nel ramo delle pulizie. Inoltre, molte donne lavorano a tempo parziale, e spesso non per scelta.
Questa realtà costringe le donne alla dipendenza economica, rendendole vulnerabili. Un salario che assicuri l'esistenza è quindi più che giusto: la parità si raggiunge solo con salari più elevati!
Chiediamo:
Il 14 giugno scendiamo in piazza in tutta la Svizzera per salari maggiori e una vita dignitosa. Partecipa anche tu!
14 giugno alle 10.00: formazione sulle molestie sessuali, organizzata dalla commissione femminista dell’unione sindacale per le lavoratrici, e con l’avocatessa Valérie de Bernardi. Inscrizione presso chiara.landi@unia.ch.Più info
Alle 18.00: partecipiamo insieme alla manifestazione femminista «Non è normale!», seguita da una serata con DJ
Questa mappa viene aggiornata regolarmente.