A 20 anni dalla fondazione del sindacato Unia ripercorriamo la sua movimentata storia. Per molti aspetti una storia di successo che infonde forza in vista delle sfide future. Ce ne sarà bisogno. Sin dalla sua fondazione, Unia deve affermarsi in un contesto sempre più aggressivo, in cui le crisi si susseguono e si accavallano.
Con contratti collettivi di lavoro, centinaia di mobilitazioni settoriali e vertenze aziendali nonché innumerevoli campagne di successo, Unia ha contribuito in modo determinante a migliorare le condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori in Svizzera e a difendere la dignità del lavoro da sempre nuovi attacchi.
Negli ultimi 20 anni, il sindacato Unia ha raggiunto molti obiettivi, ma non tutti:
Unia aiuta le lavoratrici e i lavoratori a organizzarsi collettivamente e a difendersi insieme dagli attacchi alle loro condizioni di lavoro o a migliorarle insieme, nelle aziende, nei rami professionali e a livello politico. Nei soli rami professionali organizzati da
Unia dagli anni Duemila ci sono stati oltre 200 scioperi e scioperi di avvertimento. Unia è un sindacato forte e diversificato che giova alla Svizzera. La presidente di Unia Vania Alleva traccia un bilancio degli ultimi 20 anni con uno sguardo rivolto al futuro:
«La storia di Unia è una storia di successo, eppure non siamo ciechi di fronte alla realtà. Confrontati con i problemi reali delle persone non possiamo accontentarci dei successi ottenuti. Sappiamo dove vi è ancora margine di miglioramento. Possiamo e dobbiamo rafforzare ulteriormente la nostra capacità di mobilitazione e il grado di organizzazione. Saremo presi sul serio solo se riusciremo a organizzare più persone e ad agire insieme a loro. Solo così saremo in grado di creare un rapporto di forza che ci permetterà di negoziare alla pari con i datori di lavoro».
I 238 contratti collettivi di lavoro (CCL) che Unia ha negoziato ad oggi tutelano oltre un milione di lavoratrici e lavoratori con disposizioni in materia di salari e orari di lavoro. La loro attuazione viene controllata da organismi paritetici istituiti dalle parti sociali. Numerosi CCL promuovono inoltre la formazione professionale e/o il perfezionamento.
«Unia è stata costituita con l’intento di rafforzare l’organizzazione sindacale del terziario privato, un settore con una grande presenza femminile e un partenariato sociale ancora poco sviluppato. Anche se dalla fondazione di Unia non siamo riusciti a raggiungere tutti gli obiettivi che ci eravamo preposti, il terziario di Unia è diventato il più grande settore e la colonna portante del sindacato. L’industria alberghiera e della ristorazione e il commercio al dettaglio sono rispettivamente il secondo e il quarto ramo più grande di Unia. Anche le cure (in particolare le cure di lunga durata), le pulizie e la logistica sono rami in crescita» osserva Véronique Polito, responsabile delle professioni del terziario e vicepresidente di Unia.
Unia ha la capacità di condurre lotte sociali di successo. Oltre agli scioperi femministi del 2019 e del 2023, esercita un ruolo determinante quale forza referendaria e propositiva sulle questioni sociali. In questi anni, Unia ha dato più volte prova della sua capacità di lanciare referendum e iniziative in svariate legislazioni a livello comunale, cantonale e federale, ad esempio per questioni quali l’orario di lavoro, gli orari di apertura dei negozi, i salari minimi e la protezione salariale, la parità salariale, l’età pensionabile e la previdenza per la vecchiaia.
Unia lotta contro lo smantellamento sociale e le richieste di deregolamentazione delle forze neoliberali. Con progetti proattivi incentiva anche il progresso sociale, ad esempio con le campagne sul salario minimo. Con l’iniziativa per una tredicesima mensilità AVS, nel 2024 ha ottenuto una storica vittoria alle urne. Grazie alle lotte sociali che conduce, il sindacato contribuisce in modo significativo a rendere la società più sociale e si oppone con determinazione alle crescenti derive autoritarie.
Nel contesto degli accordi bilaterali e della libera circolazione delle persone, Unia si impegna al fianco dell’Unione sindacale svizzera a favore della libera circolazione delle persone e di misure di accompagnamento efficaci. Dalla sua costituzione, Unia si è battuta con successo per una maggiore protezione dei salari. Grazie a questo impegno, oggi i principali Cantoni frontalieri dispongono di salari minimi legali e di strumenti di controllo che completano le disposizioni previste dai CCL. Tali strumenti sono conquiste fondamentali per garantire gli equilibri all’interno della nostra società.
Un nuovo libro «20 anni di forza. Unia dalla A alla Z» offre un’interessante panoramica sulla storia recente delle lotte sindacali in Svizzera e dà voce a numerose colleghe e numerosi colleghi di Unia. In occasione della presentazione del libro, Marie-Josée Kuhn, caporedattrice del libro, precisa: «La storia di Unia è la storia della Svizzera dal basso. Ed è proprio di questi temi che tratta questo libro celebrativo: del valore del lavoro e della sua crescente precarizzazione. Di conflitti di lavoro e di un sindacato nuovamente capace di scioperare. Del salario del lavoro, dei salari minimi e di chi spinge i salari al ribasso. Della migrazione e della lotta alla xenofobia. Delle donne che conquistano il potere, di scioperi femministi, delle nostre rendite, della vittoria della tredicesima rendita AVS, dei contratti collettivi di lavoro e del loro sviluppo ecc.».
Questo libro di 300 pagine, ricco di illustrazioni, è disponibile in tre versioni linguistiche (con differenze regionali) e può essere ordinato.