Unia è il più grande sindacato della Svizzera ed è sceso in piazza in tutto il Paese con le sue associate e i suoi associati per dare visibilità alle rivendicazioni delle lavoratrici e dei lavoratori. Lottiamo insieme per il progresso sociale, il benessere distribuito in modo equo, la giustizia e la parità.
«Dove avanza la destra razzista, i diritti fondamentali, i diritti umani e le libertà duramente conquistate sono in pericolo. La nostra lotta sindacale per la parità e la giustizia è più necessaria che mai. Dobbiamo difendere tutto quello che abbiamo conquistato sinora e continuare a fare progressi».
«L’UDC, il partito dei miliardari e dei populisti, non ha soluzioni ragionevoli per gli urgenti problemi che gravano sulla popolazione lavoratrice. Non fa nulla per combattere la perdita del potere d’acquisto e gli affitti elevati. Per non dare troppo nell’occhio, distrae l’opinione pubblica con il suo nazionalismo duro e la sua xenofobia violenta. L’UDC usa rifugiati e migranti come capri espiatori. Ancora una volta l’UDC ha lanciato un’iniziativa isolazionista.
«Sosteniamo la libera circolazione delle persone, ma non accettiamo che venga utilizzata per peggiorare le condizioni di vita e di lavoro delle persone. Nei Bilaterali III, noi sindacati ci battiamo con veemenza in favore della protezione dei salari svizzeri nel quadro delle misure di accompagnamento: la protezione dei salari è la nostra linea rossa! Rifiutiamo il dumping salariale e lavoriamo per aumentare il numero dei contratti collettivi di lavoro di qualità a tutela di tutte e tutti!».
«La solidarietà non ha confini. La povertà, l’esclusione e l’ingiustizia non si fermano ai confini nazionali. Neanche la nostra lotta. Lottiamo insieme contro i lavori precari, contro l’aumento degli affitti, contro lo smantellamento sociale, contro gli attacchi ai diritti delle donne, delle persone queer e delle migranti e dei migranti. E lottiamo contro la crisi climatica a scapito dei più poveri».
«Se restiamo uniti, riusciremo a ottenere progressi. La tredicesima mensilità AVS è stata un traguardo storico, che siamo riusciti a raggiungere nonostante l’opposizione di tutti i partiti borghesi e di destra e delle associazioni economiche. Siamo anche riusciti a fermare l’iniziativa di smantellamento delle rendite dei Giovani PLR e a bloccare la truffa della LPP. Abbiamo anche ottenuto miglioramenti nei contratti collettivi di lavoro, ad esempio il pensionamento anticipato nella tecnica della costruzione.
«La Svizzera è uno dei Paesi più ricchi del mondo. In questo Paese il denaro non manca. Ma è distribuito in modo errato. E la politica crea continuamente nuove ingiustizie. I ricchi, le grandi aziende e i grandi azionisti possono contare su regali fiscali. La gente normale deve invece fare i conti con programmi di austerità, affitti e premi delle casse malati sempre più costosi e salari reali in calo. Non solo: la metà delle donne che esercitano un’attività lucrativa in Svizzera guadagna meno di 5000 franchi al mese».
«Le giornate lavorative degli edili sono lunghissime. Devono lavorare fino a dieci ore in cantiere e affrontare anche varie ore di viaggio dall’azienda al cantiere. Una parte del tempo di viaggio non è neanche retribuita. Gli edili chiedono giornate lavorative più brevi per proteggere la loro salute e poter vedere le loro famiglie».
Oggi in varie città della Svizzera romanda le lavoratrici e i lavoratori del Groupe E hanno manifestato insieme contro il licenziamento previsto di 188 persone.
Trovate altre immagini delle celebrazioni del 1° maggio organizzate in tutto il Paese nei nostri canali social media (tedesco e francese).