Le parti sociali Unia, Syna/OCST e SIC Svizzera (Società degli impiegati del commercio Svizzera) non sono riuscite a raggiungere un’intesa con Coop: Coop ha respinto la compensazione del rincaro dell’anno in corso, la compensazione dei premi delle casse malati e un aumento dei salari reali per il personale. Unia, il principale sindacato attivo presso Coop, e le altre associazioni interessate non hanno pertanto potuto approvare l’esito delle trattative salariali.
Grazie alle pressioni di Unia e delle altre parti sociali, Coop rinuncia quantomeno ad accordare solo aumenti salariali individuali. L’azienda aumenta i salari di tutto il personale che sottostà al CCL. La disponibilità di Coop a concedere un aumento a titolo generale che andrà a beneficio del maggior numero possibile di collaboratrici e collaboratori è un risultato importante in vista del futuro.
Coop vanta una buona situazione finanziaria, consolidata da un ulteriore aumento della cifra d’affari e dell’utile annuo. Un aumento salariale avrebbe potuto garantire il potere d’acquisto del personale. Tanto più alla luce del fatto che un quarto del personale, soprattutto donne, percepisce un salario basso, cioè inferiore a 4525 franchi.
Per le persone con un reddito basso, la perdita di potere d’acquisto nella vita di tutti i giorni è particolarmente gravosa, perché risentono in misura superiore alla media dell’aumento degli affitti, dei prezzi dei generi alimentari e dell’energia. Il rincaro non riflette inoltre l’aumento dei premi delle casse malati.
Ma non sono solo i salari a mettere sotto pressione il personale: anche lo stress sul lavoro è in aumento.
Per Anne Rubin e Leena Schmitter, responsabili delle trattative Unia, la necessità di agire è evidente. «Da anni i costi del personale sono sotto pressione e il 2024 ha segnato un ulteriore giro di vite. Le collaboratrici e i collaboratori denunciano la carenza di personale, le enormi pressioni sul rendimento e la grande flessibilità richiesta», dichiara Anne Rubin. Leena Schmitter aggiunge: «Le dipendenti e i dipendenti generano utili sempre maggiori con un organico sempre più ridotto, mettendo a repentaglio la propria salute. Coop approfitta di questa estrema intensificazione del lavoro. Aumenti salariali che coprano almeno il costo della vita sono nell’interesse del personale».
La tornata salariale di quest’anno è inadeguata per Unia e le altre principali associazioni. Sono necessari ulteriori passi per migliorare le condizioni salariali e di lavoro di tutte le collaboratrici e tutti i collaboratori.