Oltre 5000 persone addette alle cure o impiegate in altre professioni sanitarie hanno manifestato oggi a Berna per rivendicare migliori condizioni di lavoro nelle cure. La loro massima priorità è un forte SÌ all’iniziativa sulle cure in votazione il 28 novembre.
L’approvazione dell’iniziativa crea infatti le premesse per buone condizioni di lavoro, un finanziamento equo delle cure e la promozione della formazione e del perfezionamento a tutti i livelli.
Negli scorsi 20 mesi, il personale curante delle case per anziani e di cura ha lavorato allo stremo delle forze: le condizioni di lavoro erano già precarie prima della pandemia.
Infatti, come emerge da un sondaggio condotto da Unia nel 2019,
Ne consegue un alto tasso di abbandono della professione: quasi la metà delle persone impiegate nelle cure getta la spugna.
Per il personale curante è chiaro: accanto a un’offensiva nella formazione sono soprattutto necessarie misure volte a valorizzare maggiormente la propria professione. «Solo grazie a buone condizioni di lavoro e personale a sufficienza coloro che hanno appena concluso la formazione in ambito sanitario non abbandoneranno la professione. Il controprogetto all’iniziativa ignora completamente questo aspetto» afferma Sandra Schmied, infermiera e iscritta di Unia.
In occasione dell’odierna manifestazione, il personale curante rivendica pertanto insieme a Unia: