Pittori e gessatori insistono nel prepensionamento
Dopo oltre due anni di colloqui, a febbraio le delegazioni negoziali dell'Associazione svizzera imprenditori pittori e gessatori (ASIPG) e dei sindacati Unia e Syna e dell'associazione padronale ASIPG erano pervenuti a un accordo per il rinnovo del CCL per la Svizzera tedesca, Giura e Ticino. La novità scaturita dai negoziati è l'introduzione del prepensionamento flessibile. Il modello prevede la possibilità di un pensionamento parziale a partire da 60 anni (uomini) e 59 anni (donne) così come il prepensionamento completo a partire da 63 anni (62 anni per le donne). Fino al pensionamento ordinario AVS gli interessati ricevano una rendita transitoria pari a circa il 70% del salario soggetto all'AVS, finanziata tramite deduzioni salariali dello 0,85% per ciascuna parte (datori di lavoro e lavoratori).
Datori di lavoro richiamati alla ragione
Ora la conferenza professionale dei pittori e gessatori di Unia ha approvato a grande maggioranza il nuovo CCL. Al contempo la conferenza ha però espresso preoccupazione per l'atteggiamento dei datori di lavoro: lo scorso mercoledì, infatti, l'assemblea dei delegati dell'ASIPG ha voluto rimandare questa decisione, nonostante l'esito dei negoziati sia già stato pienamente condiviso dalla delegazione padronale in occasione delle trattative.
In una risoluzione, i pittori e i gessatori di Unia si appellano al senso di responsabilità dei datori di lavoro, esortandoli a non mettere in gioco la salute dei lavoratori. In considerazione della fatica fisica, i pittori e i gessatori hanno urgentemente bisogno di un modello che consenta loro di andare in pensione anticipatamente, come già accade in altre regioni (Svizzera romanda, Basilea Città e Basilea Campagna, gessatori ticinesi).
Evitare il vuoto contrattuale
I pittori e i gessatori di Unia invitano l'ASIPG ad approvare il nuovo CCL - nell'interesse del ramo professionale e della salute dei loro collaboratori. Qualora dovessero rifiutare il nuovo contratto, dal mese di giugno si cadrebbe in un vuoto contrattuale con ripercussioni disastrose per l'intero settore.