I risultati di Migros continuano ad essere molto soddisfacenti, così come le sue attività commerciali principali. Oggi il gruppo annuncia vendite e profitti record. Ha un’ottima capacità di investimento, con una solida base finanziaria, grazie a un elevato livello di capitale proprio.
Questi buoni risultati sono in gran parte merito del duro lavoro e della grande flessibilità del suo personale. Ciononostante, Migros prevede 1500 licenziamenti (fino a 6500, secondo altre fonti) e calpesta i diritti del personale, come la libertà di associazione.
Da anni, Migros pratica una sistematica politica antisindacale ed esercita pressioni sui dipendenti, allo scopo di allontanarli da qualsiasi sindacato, quando invece hanno il diritto di difendere i loro interessi con le organizzazioni di loro scelta.
Che il maggiore datore di lavoro privato della Svizzera, che si presenta come datore di lavoro sociale e modello, adotti un simile approccio è assolutamente inaccettabile. Unia esige che Migros rispetti finalmente i diritti fondamentali delle sue lavoratrici e dei suoi lavoratori.
I risultati d’esercizio di Migros mostrano ancora una volta che la salute del gruppo è molto buona. Ha pertanto i mezzi per investire laddove lo ritiene opportuno, in particolare nel commercio al dettaglio e online, senza che il personale debba pagare un prezzo elevato.
Unia chiede pertanto a Migros di evitare i licenziamenti, propone delle vere alternative che vadano a vantaggio delle dipendenti e dei dipendenti i cui posti di lavoro vengono soppressi e migliorino i piani sociali quadro con la partecipazione del personale interessato e dei rappresentanti che esso ha scelto.
Inoltre, Unia chiede a Migros di rinunciare a un’ulteriore intensificazione e flessibilizzazione del lavoro nei negozi, nei centri di logistica, nel commercio online e nell’industria. Anche i salari devono assolutamente aumentare, soprattutto in questo periodo di rincaro elevato.