Oltre 1,5 milioni di vittime di molestie sessuali

Donne di Unia manifestano nella città innevata di Berna. Tengono in mano un grande striscione rosa con la scritta “Stop alle molestie e alla violenza sul posto di lavoro” in tre lingue.
1,5 milioni di dipendenti subiscono molestie e violenze sessuali sul posto di lavoro.
Un terzo delle lavoratrici e dei lavoratori in Svizzera ha subito molestie sessuali. Ciononostante molti datori di lavoro ignorano il problema e trascurano i propri doveri. Sono necessari provvedimenti chiari e la rapida ratifica della Convenzione OIL 190.

Da una nuova indagine emerge che in Svizzera oltre 1,5 milioni di lavoratrici e lavoratori – cioè almeno il 30% – ha subito atteggiamenti sessisti o comportamenti indesiderati a connotazione sessuale.

Tali molestie riguardano in modo particolare le donne, giovani lavoratrici/tori, le apprendiste e gli apprendisti e le lavoratrici precarie. Questi dati trovano conferma anche nei sondaggi che Unia conduce tra le apprendiste e gli apprendisti e tra il personale delle professioni dell’edilizia e dell’industria alberghiera e della ristorazione.

Datori di lavoro, cosa aspettate a intervenire?

Sovente la violenza a sfondo sessuale è espressione di abuso di potere.

Eppure, i datori di lavoro ignorano i propri obblighi legali di assistenza e tralasciano di proteggere le persone più a rischio. Mancano conoscenze in materia e misure di protezione efficaci, specialmente nelle piccole e medie imprese (PMI) e nella Svizzera italiana. Le lavoratrici e i lavoratori chiedono provvedimenti chiari, ma i datori di lavoro non fanno granché.

Unia esige provvedimenti concreti:

  • Rafforzare la legge: come nel caso della disparità salariale, l'onere della prova previsto dalla legge sulla parità dei sessi (LPar) deve essere applicato anche alle molestie sessuali.
  • Regole, sanzioni e processi chiari contro le molestie sessuali nelle aziende.
  • Punti di contatto esterni neutrali e indipendenti per le persone colpite.
  • Formazione e ispezioni regolari da parte degli ispettorati del lavoro.

La Svizzera deve agire

La Svizzera, contrariamente ad altri 45 Paesi, non ha ancora ratificato la Convenzione OIL 190 contro la violenza sul posto di lavoro. Il blocco imposto dal Parlamento è incomprensibile. Unia esige pertanto che la Svizzera ratifichi subito la Convenzione, in modo da proteggere finalmente le lavoratrici e i lavoratori in modo efficace.

Anche tu subisci o hai subito molestie sessuali sul lavoro? Qui troverai maggiori informazioni