La memoria dello sciopero
In programma musiche, canti e letture in tre lingue di alcuni testi storici legati agli avvenimenti di allora. Accanto a questa iniziativa sono molte le occasioni nel paese per riflettere oggi sugli avvenimenti di allora.
Siamo sul finire della Prima guerra mondiale : il movimento operaio svizzero è allo stremo a causa dei salari stagnanti, dell’inflazione galoppante e della penuria di generi alimentari. Il malcontento delle classi popolari cresce di giorno in giorno anche a causa delle disparità createsi tra la classe lavoratrice e i pochi industriali che riescono a trarre enormi profitti dalla guerra in corso. Il movimento operaio è in fermento e gli scioperi si susseguono. Il 10 novembre 1918, i ferrovieri votarono a favore dello sciopero e nella notte il Comitato di Olten, l’organo composto da sindacalisti e politici di orientamento socialista a capo delle lotte operaie di allora, decise di proclamare uno sciopero generale nel paese che durerà dal 12 al 14 novembre (sugli avvenimenti di allora rimandiamo al contributo di Area in questo numero). Esattamente 100 anni dopo l’Uss, in collaborazione con il Partito socialista e la Robert-Grimm-Gesellschaft, celebra l’avvenimento con un enorme evento nelle vecchie officine Ffs di Olten.
Gli scioperi oggi
Oltre a rievocare lo sciopero, attraverso musiche e testi storici nelle tre lingue, durante l’evento si parlerà degli scioperi di oggi. La Svizzera è considerata la patria della pace del lavoro, eppure, come dimostra il libro Scioperi del XXI secolo (2017), scritto a quattro mani da Vania Alleva e Andreas Rieger, stiamo assistendo in Svizzera a n deciso risveglio della conflittualità. A scioperare non sono soltanto categorie storicamente combattive, come quella degli edili o degli operai industriali, ma anche
giardinieri, addette e addetti alla vendita, impiegati. Senza dimenticare, ovviamente, il recente sciopero delle officine di Bellinzona, un momento straordinario di lotta e mobilitazione popolare, e il prossimo sciopero generale delle donne, in programma il 14 giugno del 2019.
Altre iniziative
Questa celebrazione è soltanto una delle tante iniziative dedicate al tema dello sciopero. L’Uss si è impegnata con diversi progetti. In primo luogo ha creato una piattaforma online in francese e tedesco (www.generalstreik.ch), in cui è possibile documentarsi sugli avvenimenti di allora, anche attraverso la lettura di documenti storici provenienti dagli archivi dell’Uss stessa. Sul sito sono promossi, oltre ai progetti sponsorizzati dai sindacati, anche altre iniziative di carattere scientifico e culturale dedicate al
tema. Ne abbiamo selezionate e commentate alcuni per voi.
Donne e sciopero
Molte donne hanno preso parte al grande sciopero generale in Svizzera cento anni fa, anche in prima linea. Alcuni dei saggi del libro Streik. Die Schweiz im November 1918 (Hier und Jetzt, 2018), finanziato da Unia, sono dedicati all’argomento. Il ruolo delle donne è una estione che non è stata quasi mai affrontata dalla storiografia dello sciopero generale. All’epoca sempre più donne iniziarono ad organizzarsi in sindacati. Su di loro, nfatti, gravavano fortemente le conseguenze della guerra mondiale in corso: quando i mariti erano impegnati nel servizio militare, le donne a casa dovevano mantenere da solei figli. La paga militare era almeno di quattro volte inferiore rispetto al salario medio, in un contesto in cui l’inflazione galoppante erodeva ulteriormente i salari. Non è un caso allora che molte di esse si rivolgevano alle numerose mense popolari istituite all’epoca in diverse città, un altro dei temi affrontati nel libro.
Servizio pubblico
Sono state molte le trasmissione radiofoniche e televisive dedicate allo sciopero. Tra di esse segnaliamo una produzione televisiva Ssr, intitolata Sciopero generale 1918. Accanto a interviste a diversi storici e storiche e materiali d’archivio, il film ricostruisce gli eventi di allora, concentrando l’attenzione su alcuni personaggi di spicco. Nella finzione filmica, infatti, gli attori principali del conflitto e le questioni in campo inevitabilmente si riducono: tra i personaggi, oltre a Robert Grimm, leader carismatico dello sciopero generale, troviamo Felix-Louis Calonder, l’allora presidente della Confederazione, ed Emil Sonderegger, militare ai vertici dell’esercito svizzero e esponsabile dell’ordine pubblico durante i giorni dello sciopero.
Museo nazionale svizzero
Dal 3 novembre 2018 al 20 gennaio 2019, il Museo nazionale di Zurigo dedica una mostra allo sciopero generale. Si tratta di un piccolo allestimento utile per farsi un’idea, ad esempio, dei numerosissimi scioperi del tempo. Interessanti anche i cimeli esposti: tra di essi spiccano un’enorme mitragliatrice, in dotazione dell’esercito come deterrente nei confronti degli scioperanti, oppure le mascherine utilizzate per vitare il contagio della terribile influenza spagnola, una malattia che aggravò ulteriormente la situazione sociale di allora.