Rifugiati: Unia lancia appello alla solidarietà. Aiuta anche tu!
La Svizzera è uno tra i paesi più ricchi del mondo e davanti al dramma al quale tutto il mondo sta assistendo ha un ruolo da svolgere. Il sindacato Unia invita per questo Governo e Parlamento a rafforzare il loro impegno sostenendo non solo i paesi meridionali europei confrontati con un massiccio arrivo di profughi, ma anche gli sforzi dell’ONU. Questa organizzazione internazionale ha bisogno di mezzi per finanziare i tanti campi profughi sorti nel Medio oriente in seguito ai grandi esodi di popolazioni che hanno lasciato la Siria o l’Iraq per sfuggire agli orrori della guerra.
In queste settimane molti rifugiati stanno scegliendo la Germania come destinazione, ma altri stanno arrivando o arriveranno in Svizzera. Unia chiede alle autorità di non respingere queste persone e di reintrodurre la possibilità di inoltrare richiesta d’asilo presso le ambasciate. Ciò permetterebbe di combattere il fenomeno dei passatori e di garantire un viaggio sicuro. Unia chiede poi di rinunciare al taglio previsto degli aiuti destinati allo sviluppo. In questo momento la cooperazione allo sviluppo va rafforzata e non ridotta.
Unia dà l’esempio
Come prova della sua solidarietà, Unia ha già versato 20 000 franchi per i progetti che l’organizzazione Solidar Suisse (Soccorso operaio) sta realizzando con i profughi siriani in Libano. “È un goccia su una pietra rovente”, ha rilevato la sua presidente Vania Alleva, invitando tutti a imitare l’esempio del sindacato e portare aiuto a chi ne ha estremamente bisogno. Anche le regioni stanno facendo la loro parte. Per esempio, Unia San Gallo sta raccogliendo fondi e materiale da destinare a chi arriva al centro per candidati all’asilo di Riethüsli.
Unia invita a sostenere i progetti di Solidar Suisse facendo un versamento nel conto 80-188-1 con l’indicazione «Siria».