In occasione dell'odierna conferenza professionale delle cure, i curanti hanno discusso la proposta del Consiglio federale per l'attuazione dell'iniziativa per le cure infermieristiche. Una proposta che segna un primo timido passo nella giusta direzione ma insufficiente: mancano standard minimi vincolanti per migliorare le condizioni di lavoro in tutta la Svizzera, nella determinazione del numero minimo di infermiere per reparto non è previsto il coinvolgimento del personale. Inoltre, un adeguato finanziamento delle cure non può certamente passare da un ulteriore aumento dei premi di cassa malati che avrebbe ricadute sociali inaccettabili.
Il problema maggiore, tuttavia, è il calendario poco ambizioso del Consiglio federale: se il numero di persone che abbandonano la professione continua a questo ritmo, altre 15.000 lavoratrici e lavoratori lasceranno la professione entro l'attuazione dell'iniziativa infermieristica nel 2027. Il personale curante fa suonare l'allarme e chiede, come già fatto durante l'ultima grande azione per le cure di novembre, cinque misure immediate.
Il personale curante è pronto a cogliere l’opportunità offerta dal grande sciopero delle donne del prossimo 14 giugno per richiamare l'attenzione sulla propria situazione e sulle proprie rivendicazioni, sia nei luoghi di lavoro, sia nelle piazze. Chiede:
Più dell'80% del personale curante è donna. La politica di austerità borghese-maschile ha ignorato per anni i problemi e le richieste delle infermiere, facendo così precipitare il ramo delle cure di lunga durata nella crisi. I curanti non intendono sacrificare la loro salute per pagare la crisi! Ora bisogna concretizzare le 5 misure urgenti e un equo finanziamento delle cure!
Il personale curante è soggetto a una doppia discriminazione salariale: essendo una professione tipicamente femminile, i salari sono bassi rispetto a quelli dei rami professionali maschili. Allo stesso tempo, nei settori sanitario e sociale, le donne guadagnano in media ben 1602 franchi in meno rispetto agli uomini per lo stesso lavoro. Parità di retribuzione ora - all'interno del settore sanitario e parificazione dei salari con le professioni tipicamente maschili!
A causa dell'elevato stress legato alla professione e degli obblighi familiari aggiuntivi, per la maggior parte del personale non è possibile lavorare a tempo pieno. Ne conseguono salari ancora più bassi e più tardi misere pensioni. Riduzione del tempo di lavoro ora – lavorare all’80% per un salario al 100% senza aumentare la pressione sul personale!
In occasione della conferenza professionale, il personale di cura ha fatto capire chiaramente che lotterà per i propri giustificati timori anche al di là dello sciopero delle donne. Perché non sono solo lavoratrici e lavoratori a soffrire per le difficili condizioni di lavoro e la carenza di personale, ma anche i residenti delle case anziani e i pazienti. È necessaria un'ampia discussione sul significato di buone cure e sul tipo di assistenza che noi, come società, vogliamo fornire a coloro che non sono più autosufficienti.