Il quarto congresso ordinario del sindacato Unia si è chiuso con una giornata congressuale supplementare. Dopo le prime due giornate congressuali tenutesi in forma virtuale il 4 e il 5 giugno 2021, oggi i delegati e le delegate si sono riuniti in presenza a Bienne.
I temi che hanno costituito il cuore dei dibattiti congressuali sono la protezione contro il licenziamento, la riduzione dell’orario di lavoro, la riconversione eco-sociale dell’economia e della società e la garanzia pubblica di un posto di lavoro. In linea con lo slogan congressuale «È ora!», le delegate e i delegati hanno sottolineato che in tutti questi ambiti devono essere messi in moto dei cambiamenti. In tale ottica è stato anche discusso lo strumento di un’iniziativa popolare. L’assemblea congressuale ha esaminato vari argomenti per il lancio di un’iniziativa popolare, fissando la priorità politica del prossimo quadriennio: urge un rafforzamento della protezione legale contro il licenziamento!
Solo un miglioramento della protezione legale contro il licenziamento consentirà alle lavoratrici e ai lavoratori di far valere veramente i loro diritti sul posto di lavoro e difendersi da cattive condizioni lavorative. Quando le lavoratrici e i lavoratori sono esposti a problemi quali il dumping salariale, la disparità salariale o misure di sicurezza insufficienti, devono potersi rivolgere al sindacato senza temere di perdere il posto di lavoro.
Una protezione speciale deve essere garantita ai rappresentanti del personale, ma anche alle lavoratrici e ai lavoratori che possono essere facilmente esclusi dal mercato del lavoro come ad esempio le donne al rientro dal congedo maternità, le lavoratrici e i lavoratori più anziani o le persone con uno statuto di soggiorno incerto. Per i licenziamenti abusivi devono essere previste sanzioni efficaci: l’obiettivo è far annullare questi licenziamenti o, su richiesta delle persone interessate, accordare un indennizzo pari a due anni di mensilità salariali!
Malgrado la mediazione del Consiglio federale, da anni i datori di lavoro si rifiutano di accettare almeno il rispetto degli standard OIL. È ora di cambiare le cose: le delegate e i delegati hanno quindi deciso di dare avvio ai lavori preparatori per un’iniziativa popolare volta a rafforzare la protezione contro il licenziamento e ad avvicinare i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori previsti in Svizzera agli standard internazionali.
Nei prossimi anni Unia lavorerà in seno all’Unione sindacale svizzera (USS) per promuovere questo progetto d’iniziativa.
Nelle prime due giornate congressuali del 4 e 5 giugno le delegate e i delegati si erano riuniti nelle regioni e avevano partecipato ai lavori congressuali tramite videoconferenza su Zoom. In questa prima parte del congresso avevano già eletto i nuovi organi, stilato un bilancio della legislatura passata, approvato la strategia organizzativa dei prossimi quattro anni e lanciato il dibattito sulla riforma.