Lotta quotidiana contro il dumping
Erano stati reclutati tutti in Italia con la promessa di un salario di 3500 Chf mensili, gli 11 piastrellisti impegnati sul cantiere zurighese. Un salario bassissimo, ma ancora niente a confronto di quello che hanno vissuto in Svizzera questi lavoratori: per mesi hanno ricevuto soltanto qualche misero contributo in contanti, appena sufficiente per il sostentamento.
Dumping crudele
I lavoratori non hanno mai ricevuto un vero stipendio, ma soltanto qualche pagamento in contanti senza ricevuta. Il datore di lavoro versava loro anche del denaro sul conto corrente, ma soltanto per ottenere una prova di pagamento da esibire in caso di controlli, e poi annullava il versamento. Gli operai hanno capito il gioco ma a un certo punto è subentrata la paura di perdere tutto il denaro.
L’intervento di Unia
Dopo qualche tempo però, i lavoratori, alcuni dei quali iscritti a Unia, hanno deciso di rivolgersi al sindacato e di denunciare il caso che si è risolto nel migliore dei modi. L’azienda affidataria Porr si è presa tutte le responsabilità: ha dichiarato che verserà a breve tutti gli arretrati e ha assunto tutti i lavoratori direttamente. Il loro Natale sarà sicuramente più bello di quanto prospettato soltanto qualche giorno fa.