Venti candeline per il prepensionamento a 60 anni
Il 1° luglio 2023 è una ricorrenza speciale per il CCL PEAN: il Contratto collettivo di lavoro per il pensionamento anticipato nel settore dell'edilizia principale, di cui hanno già beneficiato oltre 26 800 lavoratori edili, festeggia il 20° anniversario.
Importante conquista sindacale
Il pensionamento a 60 anni è una delle conquiste sindacali più importanti degli ultimi 50 anni ed è stato il risultato di una battaglia lunga e dura nel 2002 con uno dei movimenti di sciopero svizzeri più grandi del dopoguerra
Dopo gli scioperi, l’accordo
All’origine, il fermo proposito di consentire un pensionamento anticipato alle persone attive nel settore edile, esposte a ingenti sollecitazioni fisiche, era l’unica certezza del modello d’avanguardia del CCL PEAN. Questo modello è frutto di profonde riflessioni e vivi dibattiti riguardo alla fattibilità e al finanziamento.
Contratto collettivo valido per tutti
Il 12 novembre 2002 la Società Svizzera degli Impresari-Costruttori e i sindacati Unia (all’epoca SEI) e Syna stipularono un Contratto collettivo di lavoro per il pensionamento anticipato, prefiggendosi di renderlo di obbligatorietà generale. In seguito, aderì al contratto anche Quadri dell’edilizia Svizzera (denominata all’epoca Federazione svizzera dei quadri dell’edilizia).
La Fondazione FAR
Il calcio d’inizio fu dato già il 1° luglio 2003: il compito d’implementare il pensionamento anticipato fu affidato alla Fondazione FAR che si mise all’opera richiedendo il pagamento dei contributi, verificando i diritti alle prestazioni e concedendo le prime rendite.
Già 26'800 edili in pensione
Nel corso dei suoi 20 anni di attività la Fondazione FAR ha autorizzato più di 26 800 rendite, sulla base di un sistema di ripartizione dei capitali di copertura. Ogni anno la FAR dà il via libera a circa 2 000 nuove rendite di un importo mensile medio di CHF 4 500, per un periodo di al massimo cinque anni. Nel 2023 le rendite versate saranno più di 8 400.