Conferenza dell’edilizia: nessun nuovo CCL senza un aumento salariale
Benché l’edilizia vada a gonfie vele, gli impresari costruttori negano agli edili un aumento salariale adeguato. Un aumento retributivo è invece assolutamente necessario per riuscire almeno a mantenere il potere di acquisto. Ancora una volta i premi delle casse malati esplodono e gravano fortemente sul bilancio familiare dei lavoratori edili.
Gli edili rivendicano la prosecuzione delle trattative
I 160 delegati esortano gli impresari costruttori a tornare al tavolo negoziale e a proseguire le trattative per un aumento salariale adeguato per il 2018. Per i prossimi due anni rivendicano un aumento di 150 franchi. Gli edili hanno deciso all’unanimità che non ci sarà un nuovo contratto collettivo di lavoro senza un aumento salariale consistente. Il CCL in vigore giungerà a scadenza alla fine del 2018.
Azione di protesta davanti alla sede della Società svizzera degli impresari costruttori
Al termine della conferenza i delegati hanno organizzato un’azione spontanea per esprimere tutta la loro collera. Hanno depositato attrezzi da lavoro di fronte alla sede della Società svizzera degli impresari costruttori a Berna. Il messaggio è chiaro: «siamo pronti a lottare per avere condizioni di lavoro eque. Senza di noi si ferma tutto».