AD Unia incentrata sulla Brexit e sulla previdenza per la vecchiaia
L’Assemblea dei/delle delegati/e ha ribadito che Unia si opporrà con determinazione a tutti gli attacchi sferrati dalle forze borghesi alla previdenza per la vecchiaia. Nel quadro della Previdenza per la vecchiaia 2020, i fautori di una linea dura in Parlamento vogliono imporre drastiche misure di smantellamento. Esigono l’innalzamento dell’età pensionabile a 67 anni e una massiccia riduzione dell’aliquota di conversione per le rendite del secondo pilastro.
Grande manifestazione in settembre
Per assicurare la previdenza per la vecchiaia e le rendite, Unia si batte per il rafforzamento dell’AVS e per l’approvazione dell’iniziativa AVSplus, su cui saremo chiamati a votare il 25 settembre. Accanto a molte altre attività, il 10 settembre Unia organizza a Berna una grande manifestazione « Stop alla riduzione delle rendite – rafforziamo l’AVS ».
Brexit: un campanello d’allarme per la Svizzera
L’Assemblea dei/delle delegati/e Unia si è anche soffermata sull’esito della votazione sulla Brexit. Essa ritiene che la risicata maggioranza a favore dell’uscita dall’UE sia riconducibile non da ultimo alle piaghe sociali e alla mancanza di protezione sociale che si riscontrano in Gran Bretagna. Essa è anche una protesta nei confronti della politica di risparmio antisociale e antidemocratica praticata dalla Commissione europea.
L’esito della votazione indica come le buone relazioni con l’UE, e in particolare la libera circolazione delle persone, riscuotano il consenso della maggioranza unicamente se accompagnate da efficaci misure a protezione dei salari e delle condizioni di lavoro. Il Consiglio federale e il Parlamento dovrebbero vedere la Brexit come un campanello d’allarme e procedere finalmente all’inasprimento delle misure di accompagnamento volte a proteggere le condizioni di lavoro vigenti in Svizzera.
Indebolire il franco
L’Assemblea dei/delle delegati/e Unia ha infine esortato la Banca nazionale a combattere energicamente l’apprezzamento del franco a seguito della votazione sulla Brexit e a introdurre una nuova soglia minima con l’euro.