I sindacati proclamano lo sciopero delle donne
Il 14 giugno ci sarà ancora lo sciopero delle donne. È terza volta dopo gli storici scioperi del 1991 e del 2019. E il terzo sciopero delle donne è purtroppo ancora più necessario. Invece di progredire, di recente la parità è andata indietro:
- in termini di salari, rendite e distribuzione del lavoro di cura. Il reddito delle donne è ancora inferiore in media del 43,2% rispetto a quello degli uomini.
- E dal 2016 il divario salariale è tornato ad ampliarsi: nei settori a basso salario, dove lavorano molte donne, le perdite salariali reali sono maggiori.
Sono fondamentali ora più che mai dei progressi!
Senza la pressione della piazza, questo non è ovviamente possibile. Per questo è necessario un nuovo sciopero delle donne. Si tratta di temi sindacali fondamentali.
È importante fare pressione nelle aziende. Anche qui ci sono troppe cose che non vanno: discriminazioni salariali, molestie sessuali e poco rispetto nei confronti delle professioni fondamentali per la nostra società. Questo può e deve cambiare!
Difendersi conviene sempre
Un solo esempio: il 14 giugno 2019, le donne addette alle pulizie in sciopero a Lucerna hanno bloccato la strada di accesso al loro posto di lavoro insieme al sindacato Unia. Si sono difese dagli attacchi del loro capo furioso e hanno chiesto che venissero pagate le operazioni precedenti e successive alle pulizie vere proprie e anche il tempo di viaggio. Durante il giorno stesso dello sciopero delle donne le addette alle pulizie hanno potuto annunciare a tutti: «Abbiamo vinto!».
Rispetto, più salario, più tempo!
Ecco perché Unia porta di nuovo lo sciopero delle donne nelle aziende. Perché solo quando sono unite le lavoratrici e i lavoratori sono abbastanza forti. E non solo il 14 giugno: ogni giorno lavorativo, tutto l'anno. Questo è il nostro obiettivo.
Vogliamo avanzare e non retrocedere! Questa è la nostra rivendicazione principale per il 14 giugno. Rispetto, più salario, più tempo!