CCL Coop: sempre più su!
Tra il novembre 2020 e il gennaio 2021 oltre 2000 dipendenti Coop hanno partecipato al sondaggio condotto da Unia sui miglioramenti del CCL. Com’era facile prevedere, le/i dipendenti auspicano aumenti salariali, una migliore protezione della salute, il miglioramento della conciliabilità tra lavoro e vita privata e la riduzione dello stress. In base alle richieste espresse, le delegate e i delegati della conferenza Coop Unia hanno formulato il seguente catalogo di rivendicazioni:
- aumento dei salari minimi e considerazione dell’anzianità di servizio nonché delle responsabilità al momento dell’inquadramento salariale;
- migliore protezione della salute, in particolare attraverso l'adozione di misure per la riduzione dello stress;
- migliore conciliabilità tra vita professionale e familiare: congedi maternità e paternità nonché child care più lunghi, ulteriori giorni/sere liberi, giornate di lavoro non troppo lunghe né troppo brevi;
- ampliamento del campo di applicazione aziendale del CCL;
- accesso a bassa soglia ai perfezionamenti indipendentemente dal genere, dall’età, dalle qualifiche e dal grado di occupazione;
- miglioramento del diritto di codecisione delle collaboratrici e dei collaboratori.
L’aumento dell’utile, che ha raggiunto circa mezzo miliardo, registrato da Coop lo scorso anno è stato possibile solo grazie all’impegno instancabile del suo personale dei supermercati, dei negozi specializzati, della logistica, del commercio online e della produzione. Il personale di Coop merita un migliore CCL, specie nell’anno della pandemia di coronavirus. Unia si batte per raggiungere questo obiettivo insieme ai propri associati.
Il CCL Coop annovera all’incirca 38’000 dipendenti e sarà rinegoziato nel primo semestre 2021. Le modifiche introdotte entreranno in vigore il 1° gennaio 2022. Il CCL disciplina le condizioni di lavoro e i salari degli addetti della vendita, della produzione e della logistica.