Le storie del personale addetto alle pulizie in Svizzera
Nelle nostre case, ma anche negli uffici, negli hotel, negli ospedali lavorano persone che contribuiscono a rendere la nostra vita più facile e più decorosa. Il loro contributo è fondamentale per il funzionamento della società, ma quello che fanno è raramente riconosciuto dal punto di vista sociale e soprattutto economico.
Il ramo delle pulizie, lo sappiamo, è caratterizzato da condizioni di lavoro difficili e da bassi salari. Negli anni l’impegno sindacale ha dato qualche frutto, ma siamo ancora lontani dal poterci ritenere soddisfatti.
Inoltre, chi lavora in questo ramo è praticamente invisibile. Certo esistono datori di lavoro che intrattengono buoni rapporti con i propri dipendenti, ma chi pulisce ha raramente la possibilità di dire la sua nella sfera pubblica.
Storie straordinarie
Chi lavora nel ramo delle pulizie ha quasi sempre origini migranti e molto da raccontare. Pletscher riesce con molto tatto a scavare nella vita di queste persone, mentre Bachmann ci porta nei contesti di lavoro con un piglio da fotoreporter discreto e mai voyeurista.
La regione Unia Zurigo-Sciaffusa ha organizzato la presentazione del libro, in presenza dell’autrice, a cui hanno assistito quasi un centinaio di persone. Erano presenti anche i due protagonisti del libro: Sadjie e Ana Lúcia.
Sadjie e Ana Lúcia sono consapevoli che il loro lavoro è importante e riescono pure a trarne soddisfazioni. Quello che vorrebbero, come militanti sindacali e lavoratrici, è però un miglioramento generale delle condizioni di lavoro del ramo.
Anche per Marianne Pletscher è importante impegnarsi di più in questo ambito per ottenere risultati dal punto di vista salariale e sindacale.
La sfida non è semplice. Il lavoro di costruzione sindacale nell’ambito delle pulizie necessita di sforzi e risorse che non sempre è possibile avere. Una soluzione potrebbe essere quella di creare una buona rete di militanti capace di sostenere il lavoro della segreteria sindacale.
Spiragli di luce
Nel ramo delle pulizie sono sorte però nel tempo realtà che riescono a garantire buone condizioni di lavoro. Stiamo parlando soprattutto delle cooperative di lavoro (da non confondere con le finte cooperative sorte in Italia) o da realtà che mettono al primo posto il sociale.
Proper job, fondata da Pia Tschannen, che a inizio anni Duemila scrisse un lavoro pionieristico dedicato alle addette alle pulizie, dà lavoro a decine e decine di persone e riesce a garantire loro salari ben al di sopra della media (poco meno di 30 franchi lordi).
A lavorare per questa realtà è anche la bosniaca Nura, una delle persone tra le più contente del libro rispetto al proprio lavoro. Nura ha trovato finalmente serenità in Svizzera dopo essere fuggita dalla guerra nella ex Jugoslavia.