Un vento siberiano
In queste ultime settimane il freddo, soprattutto oltre il San Gottardo, è stato intenso, ma non per questo i cantieri in Svizzera si sono fermati. Unia ha sensibilizzato sul problema dei rischi d’infortunio e insistito sull’importanza di avere un miglior sistema contro le intemperie.
Il freddo si è fatto sentire in modo particolare in Romandia. Il vento gelido ha convinto varie autorità a chiudere le scuole, ma non tutti i cantieri hanno seguito l’esempio.
Sempre più stress
Nel cantone di Vaud, per esempio, in circa il 30% si è continuato a lavorare anche se le temperature percepite erano in alcuni casi di -10 e -15 gradi, ha dichiarato recentemente Pietro Carobbio, responsabile del settore edilizia a Unia Vaud che ha denunciato il problema.
Un esempio da non seguire – ha affermato – è quello del grande cantiere di Implenia a Yverdon (VD). Sui cantieri ormai si lavoro con ogni tempo perché i termini sono sempre più stretti e in caso di ritardi le penalità da pagare possono essere salate.
Tanti infortuni
La fretta non è però mai buona consigliera. E così a farne le spese sono i lavoratori. Le statistiche ci dicono che ogni anno mediamente un lavoratore su cinque è vittima di un incidente sul lavoro e i casi gravi sono purtroppo in aumento. Per questo – afferma Dario Mordasini, esperto di sicurezza sui posti di lavoro a Unia – d’inverno bisogna sempre togliere la neve e il ghiaccio prima di cominciare a lavorare. Una precauzione che può persino salvare la vita.
Quello che manca è molto spesso una buona pianificazione, aggiunge. Le previsioni del tempo sono sempre più affidabili ed è facile sapere con giorni di anticipo se nevicherà o se ci sarà il pericolo di gelo. E invece in molti casi i provvedimenti non sono presi o solo troppo tardi, «mentre dovrebbero essere pianificati per tempo e soprattutto essere comunicati ai committenti», aggiunge Mordasini.
Interrotti i lavori
Anche Unia Zurigo ha denunciato il problema e viste le condizioni meteorologiche all’inizio di febbraio ha fatto interrompere i lavori in due grossi cantieri della città: quello dello Zollfreilager, il principale della città, e quello della nuova sede centrale della Swiss Re.
Il problema delle intemperie e la necessità di interrompere i lavori e di pagare gli indennizzi si ripete regolarmente d’inverno, ma anche d’estate quando arriva la canicola e lavorare sulle strade diventa infernale. Per questo Unia vuole che il problema sia regolato meglio nel contratto nazionale mantello che quest’anno dovrà essere rinnovato. Il sindacato vuole superare questa situazione di incertezza e garantire ai lavoratori dignitose condizioni di lavoro.